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LA PROTESTA DEL COMITATO SCUOLE SICURE: STRADE SCASSATE, EDIFICI NON ANTISISMICI, ANDARE A SCUOLA E’ COME ANDARE IN GUERRA

Rep: Chi tutela i nostri figli, mentre si recano o li accompagniamo a scuola? Nessuno! A porsi il quesito e a darsi la avvilente auto-risposta è il direttivo del Comitato scuole Sicure di Siracusa, che ancora attende la convocazione da parte degli amministratori di Palazzo Vermexio di una seduta del Consiglio comunale aperta,  per fare il punto sulle condizioni degli istituti didattici del capoluogo, dal punto di vista strutturale e sotto il profilo delle vulnerabilità sismiche, ma non solo…

“La sicurezza- tuona il presidente Angelo Troia- non va garantita solo dentro gli edifici, bensì “in itinere” nei tragitti, andata e ritorno, casa-scuola- laboratori- aziende di svolgimento dell’alternanza. Non è concepibile attraversare ogni giorno sentieri di guerra, specie se si è a piedi o in sella ad un due ruote” .

“C’è un’esposizione pericolosa a incidenti nel perimetro urbano di Siracusa e nelle aree prossime alle scuole perché nessuno ha provveduto alla messa in sicurezza di tali percorsi, nemmeno di quelli principali e perché nessuno vigila su di essi, affinché la guida sia ancora più cauta”.

Il presidente denuncia quello che è sotto gli occhi e i piedi di tutti: “Strade impraticabili, che diventano fiumi da guadare in caso di avverse condizioni del tempo, voragini a tappeto, assenza di marciapiedi o la presenza di ostacoli (alberi, pali, vegetazione) su quelli esistenti. E’ uno scempio, frutto di inerzia e incoscienza, che non possiamo più tollerare. Il diritto alla sicurezza nostro e dei nostri figli viene ogni giorno violato e noi non siamo disposti a rimanere in silenzio, come d’altronde abbiamo sempre dimostrato, o fermi di fronte a queste macroscopiche e reiterate omissioni. Pertanto, se necessario, adiremo le vie giudiziarie per far emergere eventuali responsabilità penali”.

“Infine- conclude il direttivo del Comitato-sentiamo parlare dalle stanze degli uffici municipali sempre di esigenze di risparmio, ma due conti anche noi, che non siamo esperti di finanza pubblica, sappiamo farli e sicuramente tutte le richieste di risarcimento danni avanzate al Comune per la cattiva manutenzione delle strade risultano antieconomiche e costano sicuramente più degli interventi necessari a rimuovere le condizioni di pericolo”.