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ART1: SULLE COMUNALI 2018, VISTE INCONGRUENZE E ANOMALIE NELLA RELAZIONE DEL VICEPREFETTO, E’ MEGLIO TORNARE A VOTARE

SCRIVE ART1 SUI BROGLI ALLE COMUNALI 2018: Già durante lo spoglio, quando ancora non si conosceva l’esito, dichiarammo  pubblicamente il nostro  sconcerto per le tante incomprensibili e inquietanti anomalie che stavano emergendo. Lo stesso clamoroso ritardo nella ufficializzazione dei risultati lasciava sgomenti e profondamente inquieti. E’ evidente che furono commessi rilevanti  errori nel conteggio, nella trascrizione dei dati, nella compilazione dei moduli e documenti: questo emerse subito, ragionevolmente  frutto della inesperienza dimostrata da diversi presidenti di seggio. Magari una informazione  e formazione  preventiva a chi, per la prima volta, si accingeva a presiedere un seggio elettorale con compiti delicati di responsabilità sarebbe stato saggio. Non amiamo  fare processi alle intenzioni e fino a quando non saranno accertati  comportamenti e atti dolosi è giusto parlare di errori anche pesanti e gravi ma dettati solo da superficialità  ed inesperienza. Ma ciò detto se la relazione a firma del Viceprefetto Dott. Sindona parla davvero di 4.700 voti, comunque di diverse migliaia,  in dubbio e di incerta attribuzione ,  con situazioni abnormi in diverse sezioni, deciderà certamente  il Tar a novembre ma per chi si occupa di politica in questa città e provincia un problema e un interrogativo esiste già: si chiama legittimità politica del risultato, se cioè in qualche modo è stato tradito o solo alterato –  anche se solo in parte –  il volere popolare. Art1 è un partito che si colloca nella nuova sinistra e nessuno può sobriamente sospettare forme di  fiancheggiamento alla  destra siracusana ed è ovvio  che  nel gioco della democrazia ognuno svolge il proprio ruolo e assume posizioni e toni che ritiene piu’ adatti. Ma da partito di sinistra sentiamo il dovere  di interrogarci  seriamente sulla legittimità politica di un risultato elettorale che si trascina simili incredibili “errori ed anomalie”.

Sulle regole del gioco a nostro avviso non si fanno battaglie politiche ma si deve rivendicare e pretendere il rispetto rigoroso, perché la legalità e la volontà del cittadino-elettore  vanno garantite e tutelate sempre e comunque a prescindere se in un dato momento  favorisce  uno schieramento sull’altro.

Vero che in ogni competizione elettorale si sono riscontrate contestazioni e anomalie ma è bene precisare che hanno coinvolte poche schede elettorali e comunque non in grado di mettere anche solo potenzialmente in discussione la validità del risultato finale. E da uomini  e donne  di sinistra non possiamo avere  difficoltà a dire, pertanto,  che, se saranno davvero così gravi e di tali dimensioni questi errori,  è giusto,  per tutelare  la democrazia e il diritto, che si torni a votare. Ovviamente in tal caso ci batteremo  perché vinca la sinistra, una coalizione politica e civile di centrosinistra: ma questa  sarà eventualmente   un’altra pagina.