Politica

GAETANO SCARIOLO: E’ STATO IL MIO STESSO GIORNALE A CHIUDERMI LA BOCCA

Rep: “Ci sono diversi modi per mettere bavagli a un giornalista. Il più eclatante, quello che scuote la serenità, è l’intimidazione, magari come è accaduto a me, con l’incendio dell’ auto. Poi, ce ne è un altro, irreversibile, ma altrettanto forte, e capita quando un giornale o un’edizione chiude. E anche questo mi è piovuto addosso, condiviso insieme gli altri colleghi della redazione di Siracusa de “Il Giornale di Sicilia”.

Ho sopportato e affrontato l’attentato incendiario, con il conforto della famiglia, degli amici e della mia passione per il giornalismo, seppur da precario da 20 anni, dal giorno in cui ho messo piede, per la prima volta, in una redazione. Lo riconosco: attorno a me si è creato un cordone di solidarietà commovente, che mi ha dato la forza per continuare a tornare al palazzo di giustizia per raccontare i fatti della mia città. Ma la decisione dell’editore di tagliare l’informazione su tutta la Sicilia orientale, non solo Siracusa, l’ho vissuta come una pugnalata alla schiena, facendo emergere un paradosso: a chiudermi la bocca non sono stati gli autori e i mandanti di quel messaggio, ma il mio stesso giornale.

Gaetano Scariolo

SABATO IL PEZZO INTEGRALE