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ENRICO CARUSO: ORA TUTTI ASPETTANO IL MIRACOLO DELLE ZES (ZONE ECONOMICHE SPECIALI), MA E’ MEGLIO ESSERE PRUDENTI

Quand’ero bambino m’insegnarono che prima di festeggiare perché mangerai salsiccia, devi assicurarti che almeno il porco sia stato macellato e macinato, altrimenti rischi di scoprire che la salsiccia neanche esiste. Per le ZES, zone economiche speciali, pare siamo nelle stesse condizioni della salsiccia. Tutti a festeggiare la promessa che l’Assessore Regionale Turano ha fatto al nostro Sindaco Francesco Italia di un allargamento delle aree ZES per la provincia di Siracusa, con relativo inserimento nella proposta che sarà avanzata da parte della Regione al competente Ministero dell’Economia. E’ certamente una notizia positiva per l’economia siracusana ma mi sento di suggerire prudenza nel considerare la cosa già per acquisita, perché l’aumento degli ettari di terreno interessati passando da 67, come previsto nella prima stesura, a 146 ettari, significa che da qualche parte, forse, si toglie qualche cosa a qualcuno e il qualcuno potrebbe anche ribellarsi e riprendersi quello che gli togli. Per capire bene di cosa si parla quando si dice ZES è bene approfondire l’argomento. L’iniziativa è collegata al D.L. 91/2017 cosiddetto Decreto Sud che introduce un nuovo concetto di ZES che individua zone del paese collegate ad aree portuali, destinatarie d’importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative per consentire lo sviluppo delle aziende esistenti e di favorire l’arrivo di altre. Per fare un esempio, la ZES più sviluppata al mondo è quella di Dubai. E’ essenziale che la ZES comprenda un’area portuale, collegata alla rete tran europea dei trasporti, come stabilito dall’Unione Europea. Il limite massimo per ciascun progetto di ZES è di 50 milioni di euro e il Decreto Sud, prevede una ZES per ogni Regione del Mezzogiorno, per un totale d’impegno di spesa da utilizzare tra il 2018 e 2020 di 200milioni di euro.  Ricapitolando, i soldi sono pochini e gli invitati al banchetto sono invece tanti. L’augurio è che le deputazioni politiche Regionali e Nazionali, insieme ai Sindacati e Confindustria, possano attivare tutto il loro impegno e le loro relazioni per far si che il progetto discusso a Palermo alla presenza anche del Sindaco di Siracusa, possa arrivare all’obiettivo di avere assegnate tutte le ZES richieste, i relativi fondi e cogliere le opportunità dei benefici fiscali e amministrativi offerti da queste iniziative. Opportunità di cui Siracusa a sempre più bisogno, per la produzione di nuove attività produttive attratte dalla ZES e di conseguenza, maggiori opportunità di lavoro per i nostri giovani. Occorre anche dire che in origine le ZES per la Sicilia erano individuate dalla Legge a Palermo e a Catania-Augusta-Siracusa. Le notizie che si hanno sulla riunione con l’Assessore alle attività produttive, On Turano del giorno 5 agosto, sono un pò contradditorie. Ad esempio, da Ragusa arrivano notizie che sono tutti felici e contenti perché sarebbero assegnati 297 ettari per la futura ZES di cui ben 270 sono destinata al Porto di Pozzallo e all’Area industriale Modica-Pozzallo. E da RTMnews è riportata la notizia che Siracusa non era molto soddisfatta del risultato della riunione. Capisco che oramai le notizie corrono, inciampano e cadono e qualcuna si rialza ma, tra il dire che una riunione è stata un successo e venire a sapere che non lo è stata per niente, la verifica della verità diventa complicata. Probabilmente andrà a finire come sempre: il tempo farà giustizia e per adesso speriamo che la sentenza sarà a favore di Siracusa.

Enrico Caruso