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SERGIO BONAFEDE: NO ALL’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE, E’ UNA BRUTTA PAGINA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Rep: Ieri sera è stata scritta una delle pagine più brutte della storia del consiglio comunale di Siracusa.
Interpretando nella maniera più corretta il ruolo che la legge attribuisce al consigliere comunale, e cioè “di
indirizzo e di controllo”, ho presentato prima in conferenza dei capigruppo e poi in consiglio comunale un
ordine del giorno per sollecitare l’approvazione del Peba, il Piano per l’eliminazione delle barriere
architettoniche, previsto dalle norme vigenti e che vede purtroppo il Comune di Siracusa tra gli enti
inadempienti.
Più volte negli anni passati l’Amministrazione, della quale Francesco Italia era prima vice-sindaco e ora
sindaco, si era impegnata per la sollecita redazione di questo piano, previsto dalle norme vigenti e di
fondamentale importanza per la vita di migliaia di persone con disabilità. Allo stato attuale, purtroppo,
nulla di concreto è stato ancora fatto e ho quindi ritenuto indispensabile chiedere che il consiglio,
espressione diretta dei cittadini siracusani, esprimesse un forte ed inequivocabile atto di indirizzo nei
confronti dell’amministrazione comunale, affinchè la redazione del piano per l’abbattimento delle barriere
architettoniche costituisse finalmente la priorità.
Ne è venuto purtroppo fuori un dibattito surreale, che tutti i siracusani dovrebbero guardare (basta
collegarsi al sito ufficiale del Comune per vedere la seduta di ieri), dove, mentre non posso non apprezzare
l’atteggiamento responsabile del vice-sindaco Randazzo, dei colleghi consiglieri hanno trasformato la
seduta, in un confronto che con i problemi veri delle persone fragili poco o nulla hanno a che vedere.
Addirittura c’è chi ha parlato di automobili lasciate in doppia fila senza tenere conto delle tante persone
che vivono “prigioniere” nei loro appartamenti. Il consigliere Messina aveva proposto di correggere un
passaggio dell’ordine del giorno, quello relativo ad ottemperare quanto previsto dalla legge che impone alle
amministrazioni pubbliche di accantonare nella misura minima del 10% i proventi degli oneri di
urbanizzazione e delle sanzioni del settore per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Si trattava di
una correzione pretestuosa perché nella sostanza non cambiava nulla e pure tanto è bastato per far
bocciare l’ordine del giorno. Anche la consigliera Gentile ha motivato la sua contrarietà all’adozione del
provvedimento sostenendo essere stato già inserito nel DUP (documento unico di programmazione). Se
l’amministrazione avesse programmato il PEBA, oggi lo avremmo trovato nel piano triennale delle opere
pubbliche, e invece non c’è!
Ho preannunciato in aula un emendamento proprio al piano triennale per le opere pubbliche e al bilancio di
previsione proprio in relazione al PEBA!
Ed alla fine, incredibile ma vero, la mia proposta è stata bocciata e altri consiglieri si sono addirittura
schierati contro la destinazione obbligata del 10 per cento degli importi incassati ogni anno come oneri di
urbanizzazione, come stabilito in passato grazie ad un emendamento presentato dall’allora consigliere
Salvo Sorbello, approvato all’unanimità e quindi tuttora vigente.
Non mi fermerò certo per questa incredibile ed imprevista bocciatura del consiglio su un argomento di
civiltà. Incalzerò amministrazione e burocrazia comunale affinchè il Piano per l’abbattimento delle barriere
architettoniche, previsto dalle norme di legge tuttora vigenti, veda presto la luce anche a Siracusa.
Sergio Bonafede
Consigliere Comunale