Politica

SIAMO UNA CITTA’ DI DISOCCUPATI, E DI QUASI DISOCCUPATI, MA VA TUTTO BENE, ANZI BENISSIMO

In questo mese di maggio 2019, forse perché vi insiste la Festa dei Lavoratori nel classico Primo Maggio, è difficile non sentir parlare delle problematiche del lavoro e dell’occupazione e anche dall’ISTAT sono arrivati i dati socio – economici del primo bimestre Italiano. Il dato generale del PIL a + 0,2 d’incremento rispetto alla precedente rilevazione, ha fatto saltare di gioia stampa, tv, e soprattutto i politici al Governo perché hanno potuto dire che l’Italia non è in recessione. Siccome i dati delle rilevazioni degli ultimi anni ci hanno visto ballare intorno allo zero, una volta più e un’altra volta meno, non siamo neanche lontanamente  nei pressi di una fase di ripresa economica e sviluppo. Quindi, non siamo in recessione, non siamo in sviluppo, resterebbe l’opzione della stagnazione cioè, quella parolina che in economia sta a significare quanto si è più o meno bravi a galleggiare stando fermi. Ovviamente se si galleggia in un mare calmo e in una bellissima e calda giornata di sole, si potrebbe parlare di goduria mentre, viceversa, se il mare è in tempesta, piove e fa freddo, più che galleggiare significa che per adesso si sopravvive. Siracusa ci ha abituati a considerare la sopravvivenza che aleggia su tanta parte della popolazione, come se si trattasse di una condizione normale e anzi, a sentire chi ci governa, tutto e bello e qualche problemino che c’è, non è niente di grave. Che i lavoratori dell’ex Provincia Regionale vivano male un lavoro che non sanno che futuro avrà, non è niente di grave. Che i lavoratori dell’IAS non sono molto sicuri sul futuro del loro posto di lavoro, non è niente di grave. Che i lavoratori dell’Ex Spaccio Alimentare o di Simply o di qualche altro Supermercato a Floridia, non sanno che posto di lavoro si ritroveranno tra qualche mese, non è niente di grave. Neanche nella zona industriale Priolo-Melilli-Augusta il presente oltre che il futuro, lascia dormire sonni tranquilli sul fronte occupazionale, visto che nessuno è in grado di determinare esattamente cosa succederà quando scadranno i recenti termini stabiliti dalla Magistratura per il risanamento ambientale degli impianti e delle aree circostanti. Niente di cui stare a preoccuparsi. Nonostante gli annunci che presto andremo a Catania in treno e ci fermeremo pure in Aeroporto; nonostante ci raccontano che presto inizieranno i lavori autostradali della Ragusa – Catania; nonostante siamo a ridosso della decisione di partire con i lavori per il Nuovo Ospedale di Siracusa; nonostante leggiamo che presto, tra un anno, vivremo di navi da crociera che attraccano un giorno si e uno pure al Porto grande, nonostante tutto ciò, c’è gente come me che nutre qualche dubbio, certamente sbagliando, su tutti questi annunciati successi sociali ed economici siracusani. Per adesso registro che ho difficoltà a prendere un autobus perchè non so mai quando passa e se arriva, non sono neanche tanto contento di com’è tenuta pulita la Città che, per me non è solo Ortigia. Non sono neanche contento di essere cittadino di una Città in cui ti multano alla grande per divieto di sosta ma, nessun vigile controlla il traffico e la sosta è sempre un gran casino. Trovo difficoltà anche ad entusiasmarmi per mesi di governo della Giunta e del Consiglio Comunale in cui non si è fatto altro che parlare di aria fritta e di piccoli affaccendamenti personali. M’infastidisco anche a pensare a me stesso come a un untore di pessimismo gratuito e meno male che i numeri, ogni tanto, mi sollevano lo spirito e non certo gli ultimi dati riportati da Infodata/Sole24ore che, certificano come a Siracusa il tasso di occupazione sia più o meno stabile al 52,10% della popolazione attiva tra 15 e 64 anni. Se consideriamo che l’ultimo dato nazionale sul tasso di occupazione e del 58,6%, è evidente come continuiamo a galleggiare in un ambiente socio-politico in cui si parla molto e si produce poco. Fortunatamente abbiamo festeggiato tranquillamente il Primo Maggio e l’aria che tira è che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Vado a prendere un caffè allo pseudo abusivo bar del Maniace e leggerò i giornali in attesa della  sentenza del TAR sui pseudo brogli elettorali in quel di Siracusa. Galleggiando.

Enrico Caruso