Politica

ROBERTO FAI: BROGLI ELETTORALI? PENSO CHE SIA STATA CONFUSIONE, IN OGNI CASO BISOGNA DECIDERE PRESTO

Roberto Fai, anche a Siracusa la politica sta diventando canaglia. Non c’è più il confronto, anche serrato, di una volta, oggi prevale l’insulto per l’avversario politico, a qualsiasi livello. Ma che diavolo di fenomeno è?

Temo che le relazioni politiche, anche “locali”, risentano inevitabilmente di quel clima di rancore e risentimento – in ciò il web e i social ne sono il precipitato antropologico e fenomenologico – che, negli ultimi mesi sono accentuati da un clima volutamente agonistico ed anche “divisivo”, impresso dal “linguaggio” e dagli atti del Governo nazionale, stretto nelle sue difficoltà di dar risposte serie al paese. Ciò esaspera ed impoverisce, a cascata, il dibattito anche in ambito cittadino.

Da 11 mesi Siracusa è praticamente senza amministrazione. Fa eccezione il  “vabenetuttofaspettacolo” di Italgarozzo che non si ferma davanti a cose da ridere come le regole, le autorizzazioni, la legalità.

Permettimi di dissentire su questo contenuto, non che questa Amministrazione non sia attraversata da limiti, errori ed anche presunzioni, oltre al fatto di non brillare per ampia strategia complessiva.  Posso dirti che, per quanto mi riguarda, non sono soddisfatto dal modo in cui Giunta e Assessori intrattengono la relazione “politico-progettuale” col diffuso corpo sociale, specialmente in una fase sociale segnata dall’assenza/crisi dei grandi soggetti di mediazione politica.

Politicamente al Vermexio c’è un’accozzaglia, un polpettone destra/sinistra/grillini partorito per salvare la poltrona. O no?

Non direi esista un “governo accozzaglia” – mi sembra un giudizio ingeneroso –, penso semmai che nell’inevitabile stato di minoranza della Giunta, l’acquisizione di una chiara maggioranza nei voti del Consiglio comunale, emerga in modo carsico, con atteggiamenti non ben definiti, con oscillazione dei diversi gruppi. Certamente, in Consiglio comunale, affiora la condizione di una Giunta che governa “in stato di necessità”. Sai, una “crisi/dimissioni” sarebbe di per sé un atto di grave responsabilità politica. La città va governata – bene o male: ciascuno si farà un’idea e giudicherà.

Sappiamo che sei stato critico con la Garozzo Band, oggi lo sei un po’ meno con l’accozzaglia?

È vero ciò che dici: durante la Giunta Garozzo – ma ero critico anche verso tutto il PD – ho espresso forti critiche di taglio programmatico-progettuale. E se ricordi bene, va attribuita a me l’espressione polemica verso quel clima divisivo ed anche “improduttivo” dei 5 anni trascorsi, visto che le azioni e idee contro la Giunta Garozzo avevano il sapore di una <via giudiziaria al governo della città>, senza alcun costrutto. Giunta Garozzo che s’è trovata così – le vicende successive dell’indegno <sistema Siracusa>, con lo scandalo magistrati-affari lo hanno confermato e sono tuttora sotto la lente nazionale – di più in preda ai suoi limiti strategici, con un PD anch’esso incapace di produrre politica nel territorio e con una opposizione che cavalcava il malcontento, senza costrutto strategico. Effetti  che sono purtroppo tuttora presenti.

Il tuo personalissimo parere sui brogli elettorali. Ultima notizia quella che mancano 320 schede in una sola sezione..

Come tutti i cittadini, attendo l’esito di quelle verifiche prefettizie e l’esame in corso dopo le sentenze della magistratura. Ma penso si sia trattato più che di volontarie e organizzate operazioni di <brogli>, di uno stato di confusione e approssimazione, dovuta sia ai criteri della legge e di inesperienza nei seggi. Ripeto, è giusto che la sentenza finale – quale che essa sia – arrivi presto per uscire da questo clima di incertezza. Intanto la città va governata per dare risposte ai cittadini.

Papa Francesco è diventato un icona della sinistra..

Ma no, Salvo!! Anch’io ho notato da parte tua e del tuo giornale un’accentuazione critica, direi, una posizione molto più collocata a sostegno delle posizioni di Salvini e del Governo attuale, che mi sorprende. Papa Francesco ha una voce sola e porta avanti il messaggio <universalistico> della Chiesa e dei cattolici. Peraltro, in un quadro mondiale segnato da insopportabili ingiustizie, a me pare che, dentro l’orizzonte ecclesiale, Francesco abbia a riferimento il tema della <Misericordia>. Direi che le vicende dei migranti, delle Ong, ecc. – come si sta dimostrando sempre più – sono <usate> strumentalmente da Salvini per giocare sull’elemento “paura” di una parte degli italiani, per distoglierli dal perdurare di un quadro di incertezze economiche e sociali e di assenza di prospettive sul futuro.

Guarda Roberto, vicino a Salvini e al governo attuale mi fa ridere, è l’esatto contrario del mio pensiero. Ho sempre detto che per me i maggiori responsabili dello sfascio sono, in ordine cronologico, Pd, Grillini e Lega. Ma torniamo all’intervista.  Che c’è in questo momento di sinistra a Siracusa? Chi si muove in questa direzione? Chi fa politica di sinistra?

Tocchi un punto dolente, e non so se nei mesi scorsi hai letto miei articoli, interventi di stampa (e anche su Facebook) in cui chiedevo, “a gran voce” a tutti i dirigenti del PD (ex deputati, parlamentari, dirigenti, ecc.) dove erano andati a finire tutti costoro, di fronte al fatto che, se in campo nazionale, a giugno 2018, s’erano perse molte città storiche – Siena, Pisa ecc. –, e si confermava al centro-sinistra la città di Siracusa (pur con una certa alleanza “anomala”), in questi 9 mesi, sinora – qualcosa di incredibile e surreale!!! –, lo stesso PD non ha avuto la capacità, forza e il “pensiero” di convocare dei momenti sui temi del governo della città. Davvero penoso!! Mentre, neppure l’enfasi sulle primarie con il successo di Zingaretti, ha visto in questi 3 mesi, quel che resta del gruppo dirigente del PD alla prova della propria responsabilità. Uno stato pietoso! S’è perso l’abc dell’azione politica.

Pd, grillini, lega? I moderati non hanno casa politica, se tu lo fossi, diciamo moderato, cosa faresti?

Mi conosci bene, ho una lunghissima formazione e collocazione a sinistra, militanze lunghe nel PCI, ancora nel PDS, senza mai ruoli di direzione dai DS al PD, da cui sono fuori, più per il prevalere delle logiche di <consorterie amicali> e per storie di presunti leader che hanno privilegiato gli <yes-man> alla crescita ideale e politica di un <gruppo coeso>. E metto tutti sul banco degli imputati dello sfascio attuale. Chi mi conosce sa che non sono mai stato un “estremista” o un radicale di sinistra. La gente vuole partiti, forze e gruppi dirigenti in grado di governare e dare risposte ai problemi. Da decenni viviamo una profonda crisi di collocazione, mentre la cosiddetta fine della distinzione tra <destra> e <sinistra> è solo un mantra che ha fatto il suo tempo. Basta vedere Salvini che ha sdoganato le destre e gli estremismi – da Casa Pound a Forza Nuova – e il clima di questi mesi, per metterci alle spalle questa stucchevole idea che <non esistono né destra né sinistra>. Dovremmo mettere a centro idee e proposte, e una nuova “narrazione ideale” per far uscire Siracusa e l’Italia dal declino e dal torpore politico e civile.

Questo cannibalismo dialettico quando finirà? Basterà demonizzare Salvini? D’altra parte demonizzare l’avversario risale al vecchio Pci

Hai nominato un “ossimoro”: il cannibalismo non è dialettico, è solo mortale. La dialettica dovrebbe svolgersi sui problemi. La politica è esaltazione produttiva di idee-progetti diversi, messi al centro del confronto con l’opinione pubblica. La Giunta comunale è priva di slancio progettuale, mi sembra che ciascuno si muova senza grande capacità strategica. Anche l’opposizione a Siracusa mi sembra senza grandi idee, peggio ancora il quadro dirigente, molto esoterico, del M5S che non sa uscire dalla tana del web. Salvini si fa demonizzare volutamente, per strategia comunicativa mirata, ma vedo che l’esasperazione ulteriore rischia di farlo sbattere. Serve un’Italia che guardi ad un’altra Europa, <un’Europa necessaria> per competere/cooperare con gli Imperi del mondo globale. Gli “staterelli” nazionale sono destinati a sbattere. Il ‘900 s’è chiuso nel 1989 e con la globalizzazione come <sistema>. Il vecchio PCI aveva un ampio gruppo dirigente e un forte legame sociale. Ma è un tempo che non c’è più e non si può ricomporre l’infranto.

Siracusa sopravviverà a Bufardeci, Visentin, Garozzo, Italia. E’ meglio pensare ad altro, noi contemporanei non siamo poi così importanti

Viviamo una fase di decadimento civile, economico e produttivo del Mezzogiorno, che non ha avuto mai questi precedenti, pur nella persistenza della <questione meridionale>. Il <Regionalismo differenziato> – più soldi e poteri al triangolo Lombardia, Veneto, Emilia ecc., come rivendicato da quel Salvini che ha saputo far “scordare” ai meridionali il suo spregio verso i meridionali di appena 6 anni fa – rischierebbe di consegnare definitivamente la vita del Sud Italia all’abbandono definitivo. Seve un riscatto del Mezzogiorno, per un’Italia diversa in un’Europa diversa. Solo in un quadro nazionale più coeso si potrà costruire anche una svolta per Siracusa. Il sindaco Italia e la Giunta attuale possono al massimo andare bene – se gli va bene – sino alla fine di questa legislatura. Tutti siamo importanti, ma con storie e ruoli diversi.