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SOLO 9 MESI PER COMPLETARE IL MOLO SANT’ANTONIO / MA SE ARRIVANO LE CROCIERE SIAMO PRONTI PER ACCOGLIERLI?

Finalmente le tanto desiderate navi da crociera arriveranno a Siracusa. Anche se la data della prima partenza è a giugno 2020, l’arrivo della notizia che MSC ha già programmato gli itinerari nel proprio sito, ha sollevato gli spiriti dei siracusani come se l’avvenimento fosse immediato. Stranamente non ci sono stati proclami di paternità e tutto si è ristretto alla semplice comunicazione della notizia intercettata da qualche spirito buono. Neanche MSC ha pensato di fare un suo comunicato per annunciare l’evento ma ciò che rimane una certezza è che quando la prima nave partirà da Siracusa sarà una grande festa per tutta la Città. L’augurio è che dopo MSC, che prevede crociera con cadenza settimanale, possano arrivare altre Compagnie di Navigazione in modo da far si che il lavoro con le navi da crociera sia tutti i giorni.

Perché, sia chiaro, l’attività costante delle navi da crociera significa lavoro nuovo per Siracusa e decine o forse centinaia di lavoratori potrebbero trovarvi occupazione stabile. Detta così stiamo parlando del bicchiere mezzo pieno, adesso vediamo la parte del bicchiere mezzo vuoto. Occorre subito dire che bisogna augurarsi che i lavori al Molo Sant’Antonio finiscano entro il 2019, compreso il dragaggio dei fondali e a quello che si vede oggi, 9 mesi rimanenti sono un pò pochini perchè i lavori anzidetti finiscano veramente. Tanto per essere più precisi, l’area del molo deve presentarsi all’arrivo della prima nave, pulita, ordinata e con tutte le strutture a servizio delle navi, indispensabili per le Società di navigazione, come ad esempio la Stazione Marittima, con tanto di biglietteria, area passeggeri, servizi portabagagli e deposito, aree di Polizia e ripristino Dogana.

Tutte cose possibili ma di cui non si ha nessuna programmazione da parte di nessuno. Per altro tutti questi servizi sono a carico del pubblico e poiché l’accesso al porto e su autorizzazione, i privati devono richiedere l’autorizzazione ad operare in banchina all’Autorità Marittima in primis e a tutti gli altri organi preposti a tale scopo dalle attuali normative di legge. La sollecitazione che si può fare è che chi ha tempo non aspetti tempo, perché i giorni e i mesi scorreranno più velocemente di come siamo abituati a fare le cose a Siracusa e il rischio di arrivare lunghi a giugno 2020 è piuttosto reale. C’è da dire che oramai il porto di Siracusa è diventato Targia e le stesse attività marittime della Capitaneria di Porto avvengono in quel sito, come tutte le operazioni portuali mercantili possibili nell’area del Pontile ISAB. Questo significa che a Siracusa dovranno ritornare i Piloti del Porto che però hanno sede ad Augusta e necessariamente dovranno riattivarsi gli Ormeggiatori e rimettersi al lavoro anche le Imprese Portuali che da Siracusa si sono trasferite ad Augusta. Se tutto questo nuovo spirito di lavoro non si fa con una qualche programmazione, il rischio, come sempre, è che un lavoro fatto male rischia di penalizzare chi non lo sa fare bene. Anche se sembra non entraci nulla con la programmazione delle Navi da Crociera, sarebbe bene riordinare tutta la partita Marina di Archimede e un po’ tutta l’area del porto perché le Navi da Crociera che attraccano nelle banchine del Porto di Siracusa, hanno ponti e cabine posti ad un’altezza minima dal suolo di 15 metri e fino a 40 e da quella altezza si gode di un panorama che, secondo dove si guarda, è bellissimo oppure rende visibile le porcherie che circondano il porto. E sono tante. Il tempo per sistemare tutto non è molto ma con molta buona volontà e un pò di fortuna, ci si può riuscire.

Speriamo di non perdere quest’occasione.

Enrico Caruso