LA PETIZIONE DI PEPPE PATTI TOCCA IL TETTO DELLE 120MILA FIRME
Rep: L’attenzione che sta vivendo la “nostra” zona industriale ha raggiunto ormai livelli di mediatici
altissimi.
Molti conoscono le criticità che gli abitanti di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa vivono
quotidianamente.
Le azioni che la Magistratura sta compiendo con i sequestri del 2017 degli impianti ESSO e
LUKOIL e con i sequestri del 2019 di SASOL, VERSALIS e degli impianti di depurazione,
iniziano a rendere giustizia a una popolazione che sta pagando a caro prezzo il boom economico
degli anni ’60.
Ho lanciato una petizione sulla piattaforma on-line CHANGE.ORG per chiedere a chi amministra
l’Italia e la Sicilia di attuare delle azioni concrete per migliorare le qualità della vita in questo
angolo di Italia. Che ci metta nelle condizioni di sapere cosa respiriamo e come possiamo
prevenire le gravissime malattie di cui ormai molti cittadini sono colpiti.
Istituzioni che devono far valere il principio che chi inquina deve pagare e sovvertire l’assioma
che è meglio morire di lavoro che di fame.
Ringrazio padre Palmiro Prisutto che ha colto il senso di questa sottoscrizione e ne è diventato
testimonial.
Abbiamo raggiunto un traguardo importane e continuiamo a veicolare e promuovere la
petizione perché crediamo che una transizione ecologica è possibile, che l’abbandono delle
fonti energetiche fossili è ormai inevitabile, che investire nelle bonifiche sia l’unica strada
“verde” per creare nuovi posti di lavoro.
Grazie di vero cuore a chi a firmato ed ai tanti che hanno lasciato un messaggio di testimonianza.
Giuseppe Patti
nella foto Peppe Patti e Palmiro Prisutto