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SERVIZIO ELETTRICO NAZIONALE: SE PAGHI TUTTE LE BOLLETTE VERRAI PUNITO

La scorsa settimana improvvisamente va via la luce. Penso si tratta del solito disguido, ma la mia vicina di casa la luce ce l’ha e quindi vado a leggere il contatore del Servizio Elettrico Nazionale. Il responso dice che è stata abbassata la potenza per qualcosa di non pagato. Ma noi abbiamo sempre pagato tutto, che diavolo è successo? Così mi sono trovato per qualche giorno a vivere nell’inferno della burocrazia del Servizio Elettrico Nazionale. Dopo una mezza dozzina di telefonate ad un numero verde che fa le bizze, vengo a sapere che si tratta di una bolletta del 27 novembre scorso che ho pagato il 28 novembre scorso. Altre telefonate. Il call center del Servizio Elettrico Nazionale comunica che se è vero che ho pagato, come io dico (ma con chi parlano abitualmente, con gli imbroglioni?),  debbo inviare un fax di avvenuto pagamento ad un altro numero verde. Inviato il fax la luce sarà portata alla concordata potenza contrattuale entro 24 ore. Tutto fatto quindi? Purtroppo non è così. Stamattina torno davanti al pc e inizio la normale routine. Dopo nemmeno 10 minuti va via nuovamente la luce. Rileggo il contatore e dopo 5 giorni c’è il responso che c’era prima: la potenza è stata abbassata. Telefono al numero verde del Servizio Elettrico Nazionale. Dopo le tutte trafile Giulia chiede se mi può aiutare. Le spiego il tutto, le dico che sono passati cinque giorni e che tutto questo casotto è in corso per una bolletta regolarmente pagata, ma alla ragazza non interessano né i miei diritti né tantomeno il mio sconcerto, interessa la prassi, vuole il mio codice fiscale, vuole il mio numero cliente etc. Le dò tutto quello che vuole, ma vista la palese scortesia anche dei toni della voce, le ricordo che sono un cliente e non uno che la sta disturbando, alza persino il tono della voce, grida non so che cosa e fa cadere/mi chiude la linea. Ritelefono, altra trafila, ma questa interlocutrice è più gentile. Mi dice, anche se l’ho già mandato la settimana scorsa,  di rimandare il fax e verificare che sia arrivato. Lo faccio e ritelefono al numero verde mi risponde una certa Maria che dopo avere avuto tutto i miei dati, codice cliente e tutto il resto mi chiede un codice fiscale dell’intestario che non ho. Le dico che ho chiamato solo per verificare la ricezione di un fax e che la sua collega non mi ha chiesto quello che ora vuole lei. Ma a Maria non interessa quello che ha fatto la collega e s’impunta. Ritelefono subito dopo con il codice fiscale dell’intestario. Ma risponde una Giorgia a cui non interessa questo dato. Sulla ricezione del fax non mi sa dire nulla, perchè il Servizio Elettrico Nazionale non è un privato che riceve fax in tempo reale. No, non è così. C’è un ufficio apposito che riceve i fax, li lavora e poi li smista, insomma passa almeno un altro giorno. Senza poter almeno sapere se è stato ricevuto. L’inferno è ancora in corso. Mi fermo qui perchè voglio evitare qualsiasi tipo di impropero. In due parole: Un cittadino che paga regolarmente e puntualmente le bollette viene vessato da un Servizio Elettrico Nazionale che se ne frega dei diritti dello stesso cittadino applicando peraltro comportamenti di assoluta scortesia nei suoi confronti. E lo fa anche avendo perfettamente torto. A prescindere che intendo rivalermi dei danni subiti, vorrei chiedere al Boss del Servizio Elettrico Nazionale di dare una piccola controllata prima di vessare chi le bollette le paga e nel frattempo di attenzionare il rapporto dipendenti-clienti, almeno carente. La maleducazione infatti è dilagante e il mio non è un caso isolato, anzi.

Salvo Benanti