Politica

PIPPO CASCIO (AGIRT): SOLIDARIETÀ SENZA SE E SENZA MA PER PAOLO BORROMETI E TUTTI I GIORNALISTI CON LA SCHIENA DRITTA

Ancora minacce contro Paolo Borrometi. Arrivano, come una bomba ad orologeria, nel giorno in cui l’Ordine dei Giornalisti presenta ufficialmente a Roma il Premio “Mario Francese”, annunciando che è proprio lui il vincitore dell’edizione di quest’anno.
E’ un attacco che, palesemente, colpisce tutti i giornalisti impegnati in prima linea, un attacco al quale non si può restare insensibili ed inermi. Se la malavita alza il tiro, la categoria deve fare ancor più quadrato attorno ai colleghi minacciati, che con il loro lavoro svolgono una fondamentale funzione di baluardo della legalità.
Paolo Borrometi, professionista impegnato sui nuovi media ed in televisione, proprio per gli strumenti della comunicazione che ha scelto, è particolarmente esposto e, contemporaneamente, ha un’incisività d’azione ormai diventata intollerabile per la criminalità. Rappresenta un riferimento unico su come utilizzare positivamente blog e social per combattere il malaffare. Il messaggio che passa dai nuovi media ha, infatti, una potenzialità di percezione, una velocità di veicolazione ed una così forte capacità didattica che lo fa divenire dirompente, arma potentissima in difesa della società civile. Per questo difendere la libertà d’inchiesta, di critica, d’analisi (anche scomoda) dei giornalisti con la schiena dritta è un compito di cui tutti devono farsi carico, perché la democrazia, nella quale la libertà d’informazione rappresenta una componente irrinunciabile, si preserva con l’impegno corale di tutte quelle comunità che hanno compreso quanto sia importante che la diffusione della conoscenza e la crescita del bene comune, passi attraverso la difesa ed il potenziamento di un’informazione responsabile e senza condizionamenti.
Agirt (Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici)