I RAGAZZI DEL CORBINO DICONO NO AI CORSI GENDER E AL TORMENTONE TRANS-LESBO-OMOSEX
Associazione Lgbt in cattedra? No, grazie. Sembra essere questa, a conti fatti, la risposta data dall’Istituto Corbino di Siracusa rispetto al tradizionale appuntamento con le associazioni dei diritti arcobaleno. Un due di picche che, a quanto pare, non è partito dall’alto né causato dai persistenti dissensi espressi dai genitori. Voci che paiono fondate assicurano che il secco no agli lgbt a scuola sia partito dagli stessi ragazzi, che si sarebbero loro stessi opposti all’ospitata del tormentone trans-lesbo-omosex. Valli a capire i giovani, che dopo appena 3 anni consecutivi, vogliano sentire parlare d’altro, particolarmente in una città come Siracusa. Magari si chiedono quale futuro li potrà attendere, con piu’ di metà delle famiglie disoccupate, l’aria irrespirabile, strade dissestate, muraglie di rifiuti, ovunque, a dare brutta mostra di sé. Oppure, le mille e più sfumature della sessualità hanno stancato i nostri ragazzi, dopo che, tabella alla mano, due anni fa, proprio in quest’incontri, furono spiegati i 58 generi sessuali, ma nel frattempo l’elenco non si esclude possa essere cresciuto. Il no partito da una scuola ai corsi gender potrà essere replicato anche altrove, con effetto domino? Che il “diversamente correct”, a scuola come in tv, abbia stancato? E se così fosse, quale parte di “non ci interessa” non vi è dunque chiara?