Politica

PIPPO ZAPPULLA: DOMANI UNA DELEGAZIONE SICILIANA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DI ART1 MDP

Rep: Dopo avere tenuto le Assemblee provinciali in tutti i territori,  Domenica 16 dicembre una folta delegazione composta da piu’ di 50 persone rappresenteranno la Sicilia all’Assemblea Nazionale di Art1 Mdp.

 Costruire una vera alternativa alla nuova destra della paura,  xenofoba e razzista,  in Italia e al governo Musumeci deludente e inconcludente  in Sicilia: questo è il messaggio forte e unitario – dichiara il Coordinatore Regionale Pippo Zappulla – che è emerso da tutte le assemblee.

Per Ricostruire una sinistra popolare, del lavoro, socialista ed ecologista ci vuole tanto coraggio, coerenza e generosità. Nessuna rendita di posizione, quindi,  né la riproposizione di una sinistra di nicchia e autoreferenziata – afferma Zappulla -, noi di Art1 per primi scegliamo di  mettere a disposizione la nostra sigla, pronti ad autoscioglierci per chiedere e sfidare il variegato mondo della sinistra a fare altrettanto.

Occorre puntare ad una grande operazione di redistribuzione della ricchezza – indica Zappulla – a favore del mondo del lavoro, del ceto medio, dei giovani massacrati in questi anni dalla crisi e da scelte politiche e di governo sbagliate.

Il  Pd dimostra di non essere il soggetto politico in grado di prendere in mano questa bandiera. Non solo perché in parte responsabile di provvedimenti profondamente inadeguati e sbagliati ma perché ormai platealmente  imploso travolto dalle guerre intestine e da una sorte di “mutazione genetica ormai consumata “.

Mantengo grande rispetto – precisa il coordinatore regionale – per le dinamiche interne al Pd ma non posso nascondere lo sconcerto nel leggere il ritiro della candidatura con  quelle parole pesantissime  pronunziate da una persona mite e moderata come Teresa Piccione.

Al variegato, deluso e parcellizzato  mondo  della sinistra siciliana, quindi,  ci rivolgiamo – conclude Zappulla –  per ricostruire insieme una vera alternativa politica, programmatica ed etica al governo giallo-verde, alla nuova destra e ad un governo regionale sempre più incapace di risolvere le tante emergenze siciliane.