Politica

PER EVITARE LA GOGNA DEI VERIFICATORI AL SINDACO ITALIA NON RESTANO CHE LE DIMISSIONI

Quindi il Prefetto di Siracusa dovrà occuparsi dei verificatori per ri-conteggiare i voti in tre sezioni e per controllare le irregolarità in altre 70 sezioni. Lo ha deciso il Tar dopo aver letto il ricorso presentato dal candidato sindaco Ezechia Paolo Reale. Vale la pena di ricordare che Reale ha chiesto l’annullamento delle elezioni amministrative dello scorso giugno 2018 e lo ha chiesto perchè in più della metà delle 123 sezioni elettorali di Siracusa ci sono irregolarità gravi, lo ha chiesto per un principio di trasparenza e per ridare fiducia ai siracusani nel voto, insomma per dare la certezza a chi vota che il suo voto sarà conteggiato e attribuito a chi è stato destinato. Nelle ultime Comunali di Siracusa, anche secondo il Tar, non è stato così.  Oggi Italgarozzo è sotto la spada di Damocle di una sentenza comunque accusatoria per chi amministra e con la vergogna nazionale dei verificatori che passeranno ai raggi x 73 sezioni palesemente inquinate visto che se così non fosse stato, mai il Tar avrebbe chiesto i verificatori e la verificazione del voto. Siamo cioè in uno dei punti più bassi in cui si è mai trovata la nostra città. Fra di noi ci sono persone che hanno taroccato, modificato, comunque inquinato il voto elettorale. Lo dicono le carte e lo confermeranno i verificatori che non potranno far altro che prendere atto di palesi brogli elettorali.

Forse un modo per uscire da questo pubblico ludibrio ci sarebbe. Il sindaco in carica dovrebbe prendere atto della sentenza del Tar e non tirare a campare facendo il sindaco dimezzato che aspetta la ghigliottina dei verificatori. Il rimedio, l’unico rimedio per evitare tutto questo sono le dimissioni. Italia darebbe dimostrazione finalmente di fare gli interessi della città. D’altra parte se i voti non sono tutti irregolari può sempre concorrere e vincere. Semplice. In ogni caso eviterebbe la gogna a Siracusa ed eviterebbe che si ripetesse per altri sei mesi il penoso trascinamento dei sei mesi appena trascorsi con un disastro quotidiano, senza servizi, senza asili, con gare sbagliate, senza bando per la raccolta dei rifiuti, senza strade, con aria inquinata, senza…tutto. Al di la del fatto etico, decisivo per chi davvero ama questa città, c’è anche quello politico. Il ricorso presentato da Italia e dai suoi è stato bocciato dal Tar, in consiglio comunale la maggioranza è di centro destra . Insomma, Italia vuole fare altri sei mesi di nulla, con virtuocity, cartelloni Fidal, albero di Natale di m…a? Faccia pure, finiti i sei mesi lo aspettano i verificatori e l’assai probabile cacciata con ignominia. Oggi è un momento politico importante. Chissà, sappiamo che Italia parla con gli angeli e se tanto mi dà tanto..