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IL CENTRO DESTRA GOVERNA IL CONSIGLIO COMUNALE CHE E’ ORMAI NEL CAOS. SPERIAMO NEL TAR

Rep: Via libera ieri sera, ultimo giorno utile, alle misure correttive chieste dalla Corte dei conti in riferimento ai bilanci consuntivi del 2015 e del 2016. Il consiglio comunale, riunitosi sotto la guida del vice presidente Michele Mangiafico, ha deliberato però un documento profondamente diverso rispetto a quello proposto dalla Giunta. Infatti ha approvato il maxi-emendamento dell’opposizione, presentato giovedì sera da Ezechia Paolo Reale, a sua volta integrato con un emendamento del gruppo “Democratici per Siracusa”, illustrato da Andrea Buccheri. Il maxi-emendamento emendamento è stato, inoltre, modificato in un punto specifico – quello sul Piano delle alienazioni – da due proposte di Silvana Russoniello e Carlo Gradenigo.        Tutte le modifiche hanno ottenuto un vasto consenso dall’Aula: una sola astensione sulla proposta Reale; unanimità su quelle di Russoniello e Gradenigo; unanimità su una parte dell’emendamento Buccheri. Da questo, infatti, su proposta di Ferdinando Messina, sono state stralciate poche righe relative al debito fuori bilancio della cooperativa Emmaus, che sono state oggetto di un’altra votazione con esito negativo. Il debito fuori bilancio dell’Emmaus, tuttavia, era uno dei punti all’ordine del giorno della stessa seduta di ieri ed è stato poi approvato all’unanimità dopo il voto sulle misure correttive. Si tratta, come ha spiegato in aula l’assessore alle Pari opportunità sociali, Alessandra Furnari, di un debito risalente al 2003 per un servizio di assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti. Il provvedimento è frutto di un lodo arbitrale, chiuso nel 2016, che ha fissato il debito in 56mila euro (più 8mila di interessi legali) a fronte di una pretesa dalla cooperativa di oltre mezzo milione di euro. L’assise era chiamata anche a decidere su due mozioni della seconda commissione consiliare – una sulle iniziative natalizie per i poveri e una sulla refezione scolastica – che però sono state ritirate (da Gaetano Favara in assenza della presidente Pamela La Mesa) perché ormai superate.       Ad inizio lavori, inoltre, il consiglio comunale ha votato all’unanimità una mozione presentata ieri da Giuseppe Impallomeni e dedicata all’attività dei centri comunali di raccolta, causa di disagi per i siracusani. Il documento chiede che vengano prolungati gli orari di apertura, oggi limitati alle ore mattutine, e che venga data la possibilità di portare in detrazione sulla Tari del 2018 anche i conferimenti effettuati nel gennaio del 2019: ciò per recuperare il periodo in cui i Ccr sono stati chiusi a causa del passaggio di gestione dalla Igm alla Tekra.  Concluso giovedì il dibattito politico, il confronto sulle misure correttive ha avuto contenuti prettamente tecnici, considerando il fatto che tutti gli emendamenti sono stati presentati solo ieri. Lo stesso consigliere Reale ha proposto un sub-emendamento alla propria proposta per correggere alcuni punti. In particolare, è intervenuto sui tempi di presentazione del bilancio di previsione 2019, visto che la bozza nelle ultime ore è già stata consegnata dagli uffici alla Giunta, e sulla necessità di fare precedere da una contrattazione sindacale il riconoscimento delle indennità di posizione, così come previsto dalle norme. Franco Zappalà ha chiesto che fossero chiariti gli effetti del maxi-emendamento sulle scelte economico-finanziarie dell’Ente, anche rispetto al programma elettorale del sindaco. Salvatore Costantino Muccio ha evidenziato la volontà arrivare ad approvare le misure correttive con spirito di collaborazione e Salvatore Castagnino ha fatto riferimento alle responsabilità delle passate amministrazioni che hanno portato ai rilievi delle Corte dei conti. Oggi – ha detto – componenti della vecchia Giunta sono ancora in carica ma non ho sentito ammissioni di responsabilità e neppure richieste al Consiglio di risolvere assieme il problema.Sugli effetti del maxi-emendamento sono intervenuti il segretario generale, Danila Costa, e il ragioniere generale, Giorgio Giannì, che indicato le necessità di effettuare correzioni sul Documento unico di programmazione (Dup) e sulla bozza di bilancio 2019 già consegnata alla Giunta. Il vice sindaco, Giovanni Randazzo, ha commentato positivamente lo spirito di collaborazione che si era creato in aula tra maggioranza politica e opposizione.

 

Ormai il Consiglio comunale è nel caos. Chiunque presenta emendamenti e spesso i consiglieri si emendano a vicenda e tutti vorrebbero emendare i disastri contabili della Garozzo Band nel 2015 2016 2017, fino ad oggi col bilancio di previsione 2018 approvato, senza consuntivo 2017, da 9 persone con la connivenza di altre 23 tutte unite dalla loro necessità di conservare il seggio a Palazzo Vermexio. Anche in quest’ultima occasione c’era da far fronte all’ultimatum della Corte dei Conti sui predetti orrori contabili e invece tutti emendano tutti e lo sa solo il Signore quale saranno i correttivi inviati alla Corte dei Conti stessa. Un pateracchio: il centro destra che governa il Consiglio comunale dovrebbe salvare i guasti prodotti da quelli di Garozzo Band che sono oggi quelli dell’Italgarozzo. Un brutto casotto che prima finisce e meglio è. Speriamo nel Tar.