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NICOLETTA PIAZZESE (FORZA ITALIA): PER ITALIA TRASPARENZA E LEGALITA’ SONO SOLO SLOGAN ELETTORALI, VEDI LO SCEMPIO DEL MANIACE

Rep: Gli atti acquisiti a seguito degli accessi concessi rivelano una serie di illegittimità grossolane e palesi. E mentre sul Titanic si continua a danzare c’è chi rimane vigile, studia le carte, non indietreggia, attende, atti, interventi concreti davanti alle evidenti risultanze. In tutta questa vicenda la Soprintendenza smentisce se stessa nella sequela dei pareri espressi sul progetto da realizzarsi a cura del privato concessionario nell’ex piazza d’Armi del castello Maniace. E nella evidente contraddizione finisce poi, in linea con l’Amministrazione comunale, per consentire all’Associazione Euro Afro Asiatica del Turismo, alias Senza Confine S.r.l., la realizzazione di un progetto definitivo/esecutivo completamente diverso e difforme da quello oggetto di aggiudicazione e di concessione – l’unico ad aver ottenuto “quasi” tutti i pareri favorevoli – e l’edificazione del mausoleo-bar in bronzo che con i suoi specchiati vetri rischia di incenerire diritto e legittimità dell’azione amministrativa.
– Nei mesi di marzo – aprile 2017 si celebra la procedura indetta dall’Agenzia del Demanio per la concessione di valorizzazione dell’area di proprietà dello Stato denominata “Ex Piazza d’Armi” Caserma Abela di Siracusa, ex art. 3 -bis del D. L. n. 351/2001, convertito, con modificazioni, dall’art. 1 della L. n. 410/2001;
– in data 29 maggio 2017 viene dichiarata aggiudicataria provvisoria l’unica concorrente partecipante all’allettante procedura, l’Associazione Afro Asiatica del Turismo;
– in data 28/11/2017 viene sottoscritto il relativo contratto di concessione avente ad oggetto il progetto di valorizzazione dell’area che prevede la realizzazione di aree ristoro con coperture mobili, stand e gazebo bianchi, aree verdi e gioco per bambini;
– la concessione così posta, con oggetto quello che può definirsi l’“originario” progetto, ottiene dunque il parere positivo, con prescrizioni, della Soprintendenza, con provvedimento prot. n. 7346 del 19/06/2017, e dell’Assessorato Beni culturali ed identità siciliana – Dipartimento regionale beni culturali ed identità siciliana, con Decreto D.D.G. n. 3249 dell’11/07/2018;
– in ambedue i pareri si leggono le prescrizioni imposte: 1) che il bene sia destinato ad usi compatibili con la destinazione d’uso attuale e nel rispetto della valenza storico-artistica del medesimo; 2) che siano adottate tutte quelle misure indirizzate alla tutela e alla conservazione del bene; 3) che sia garantita sempre la fruibilità del bene , in orari compatibili e nel rispetto della futura destinazione d’uso; 4) che la nuova destinazione d’uso escluda categoricamente l’uso privato degli spazi di sosta o parcheggio, anche temporaneo, di autoveicoli o similari; 5) che non sia destinato ad usi esclusivi e che venga utilizzato sempre per attività aperte alla collettività; 6) che le eventuali strutture da installare siano temporanee e abbiano i requisiti di reversibilità e che siano di dimensioni tali da non invadere la visuale prospettica del Castello Maniace; 7) che l’esecuzione di eventuali
lavori ed opere di qualsiasi genere, ivi inclusa la variazione d’uso, dovrà essere autorizzata, preventivamente, dalla Scrivente, ai sensi dell’art. 21, commi 4 e 5, del D. Lgs. n. 42/2004;
– l’atto di concessione appare dunque fortemente condizionato dai pareri resi dalle competenti Amministrazioni ed arginato nei limiti delle prescrizioni dalle stesse poste;
– la Soprintendente Panvini autorizza dunque il progetto “originario”, preliminare, adottando le opportune precauzioni del caso, sottolineando l’esigenza della temporaneità delle strutture da installare e l’eventuale mutamento della destinazione d’uso soggetta a preventivo parere della Soprintendenza appunto.
La Soprintendente nel suo primo parere sembra forse comprendere bene l’esigenza del mutamento della destinazione d’uso e della necessità di rendere il progetto da realizzarsi, che, si faccia attenzione, non comprende ancora il mostro specchiato, conforme agli strumenti urbanistici vigenti in città. Ma questo aspetto rientra nelle competenze di altra amministrazione, quella comunale. Successivamente però, qualcosa è cambiato. Dopo aver portato a casa il contratto di concessione ed incassato i relativi pareri favorevoli, il privato concessionario ripensa il progetto decidendo di stravolgerlo in modo da renderlo più confacente alle proprie esigenze commerciali ad a quel calendario di eventi che nella sostanza non sembra propriamente rispettare le indicazioni della stessa Soprintendenza.
Ebbene, viene presentato un progetto definitivo/esecutivo che prevede l’installazione di una vera e propria opera, fissa, che non ha nulla più della temporaneità riportata nella precedente idea progettuale, che aveva incassato quasi tutti i pareri, per la cui costruzione occorre dunque ottenere un permesso di costruire con annessi pareri di Soprintendenza, Commissione Ortigia, Genio Civile. La Soprintendenza a questo punto ci ripensa. Amministrazione e Soprintendenza si trovano d’accordo, al diavolo tutte quelle prescrizioni, la struttura bar è bellissima piace a tutti, via libera. Ed ecco che la Panvini si pronuncia, dà il proprio ok, la struttura è compatibile con la natura del bene, come si legge nella nota prot. n. 1624 del 23 febbraio 2018, opportunamente indirizzata a Sindaco ed Ufficio Ortigia affinché accertino, nell’ambito della propria competenza, prima del rilascio delle autorizzazioni, la compatibilità dell’intervento a tutte le prescrizioni in materia di attività urbanistica/edilizia. Anche gli impianti elettrici previsti nel progetto esecutivo ottengono l’autorizzazione della competente soprintendenza seppur con prescrizioni contenute nel parere prot. n. 3368 del 9/05/2018. Il Comune rilascia il Permesso di Costruire n. 25/2018 – S.C.S. Prat. 4052/PC (pubblicato per osservazioni nel mese di luglio a protesta inoltrata), visto il parere della Soprintendenza di cui alla nota n. 1624 del 23/02/2018, quello della Commissione Unica per Ortigia di cui al verbale il 20/03/2018 (verbale n. 887). Per
quanto attiene al Parere del Genio Civile si legge nel Permesso di Costruire – necessario perché la costruzione, in quanto costruzione, chiaramente richiama l’applicazione delle disposizioni antisismiche – come prescritto dalla stessa Commissione Unica Ortigia deve essere acquisito prima dell’inizio dei lavori.
I lavori hanno però inizio il 17 aprile 2018 senza il parere del Genio Civile che viene dunque rilasciato ed acquisito il 7/05/2018 con provvedimento prot. n. 102248. Sul progetto viene richiesta l’approvazione di una variante, approvata dalla Commissione Unica di Ortigia solamente il 7 giugno 2018, nel bel mezzo della tornata elettorale.
Naturale chiedere se davvero a Siracusa funzioni così e per tutti. Come è possibile che la Soprintendenza abbia autorizzato un progetto con importanti prescrizioni visto il pregio dell’area e poi abbia contraddetto se stessa consentendo ed autorizzando un progetto che essa stessa non avrebbe mai potuto consentire alla luce dei limiti imposti nel parere espresso con la prot. n. 1624 del 23 febbraio 2018? Ed in questo conflitto di atti della Soprintendenza, come mai l’Amministrazione comunale ha autorizzato la realizzazione di un’opera, in periodo preelettorale, ignorando il PPO ed il PRG? Come mai il Comune di Siracusa ha permesso la costruzione di un edificio in aperta violazione del PRG e del PPO? Che fine ha fatto il sapientemente paventato necessario mutamento di destinazione d’uso previsto nei primi pareri della Soprintendenza, che avrebbe di certo visto l’indispensabile coinvolgimento del Consiglio Comunale per l’approvazione di competenza? Come mai si è agito diversamente da quanto avvenuto in precedenza per la Caserma nell’area dell’ex aeronautica Militare di Via Elorina? È così nel silenzio e nell’assenza di responsabilità il mausoleo rimane lì tra il pubblico pagante ignaro o silente. E’ questa l’Amministrazione comunale? Non era quella della trasparenza e della legalità? È finito il tempo di slogan da campagna elettorale ed a Siracusa rimane un silenzio agghiacciante su una vicenda che avrebbe dovuto vedere chiarezza e trasparenza da parte di tutti. Si rimane qui, gli irriducibili, quelli che continuano a credere e rimangono desiderosi di verità, in attesa dei fatti.
Nicoletta Piazzese
Direttivo Provinciale Forza Italia