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AVEVA INCENDIATO UN LOCALE, ARRESTATO E INCARCERATO

Alle prime luci dell’alba dello scorso 21 giugno, i Carabinieri della Tenenza di Floridia erano intervenuti in via Pietro Nenni a causa dell’incendio doloso che aveva colpito un esercizio commerciale. Le fiamme, che avevano interessato inizialmente solo i tavolini all’esterno, avevano poi determinato anche la rottura di una vetrata del locale, avvicinandosi pericolosamente alle abitazioni presenti nelle immediate vicinanze. L’incendio quindi, aveva posto seriamente in pericolo l’incolumità degli abitanti, che sarebbero potuti essere sorpresi nel sonno dalle fiamme se le stesse non fossero state immediatamente spente. Da quel momento sono partite le indagini dei militari dell’Arma che hanno consentito di individuare e assicurare alla giustizia il responsabile del folle gesto, i cui motivi sono ancora in fase di approfondimento da parte degli inquirenti.

Nello specifico, dall’attenta visione delle immagini di video sorveglianza del locale colpito e della zona circostante, i Carabinieri della Tenenza di Floridia hanno immediatamente riconosciuto il responsabile in Giallongo Corrado, disoccupato solarinese classe 1990, con precedenti di polizia anche specifici e già noto agli inquirenti per analoghi reati. Dalla visione delle registrazioni delle telecamere presenti nella zona, infatti, si notava chiaramente il Giallongo avvicinarsi al locale con una tuta bianca a volto scoperto, mentre le immagini dello stesso esercizio commerciale lo riprendevano mentre con la stessa tuta ma a volto coperto appiccava il fuoco ai tavolini posti all’esterno. L’autorità Giudiziaria di Siracusa, concordando pienamente con le risultanze investigative prodotte dai militari dell’Arma di Floridia, ha disposto il fermo di Giallongo Corrado e la sua custodia in carcere. Il Gip, in ordine alla richiesta di applicazione di idonea misura cautelare nei confronti del giovane solarinese, esaminata la gravità dei fatti, la situazione di pericolo causata e i precedenti specifici, ha ritenuto opportuno confermare la custodia in carcere.