Politica

ALESSANDRA TURLA’: CANDIDATI? TANTI OSCAR WILDE CASARECCI

Alessandra Turlà, nella fiera del candidato sindaco cosa ti colpisce in maniera particolare?
In verità nulla che non si sia già visto nelle recenti elezioni regionali o nazionali, nessuna sorpresa neanche a Siracusa. Lo stile, se di stile si può parlare è quasi lo stesso. E pensare che dei candidati con un po’ di fantasia e con maggiore distacco dal modo di operare delle precedenti elezioni avrebbero segnato una svolta. Probabilmente ci sono, diamo tempo al tempo. In generale però vedo poche schiene dritte, poca concentrazione sui programmi, poca passione, emerge piuttosto una forte determinazione ad arrivare alla meta, un po’ come uno tsunami che si tira dentro tutto quello che incontra. Ma attenzione, a calma piatta, la terra restituisce sempre tutto.
Sono tutti imbroglioni o veramente ci sono candidati che ritengono credibili le panzane dette in questi ultimi giorni.
Più che imbroglioni vedo mercanti con poca umiltà ma la merce messa in vendita non sono i punti programmatici per la città, tranne pochissime eccezioni, bensì la loro stessa persona. In parole povere dovremmo votare quel candidato perché lui dice e lascia che i suoi accoliti lo diffondano, di essere affascinante, affidabile, competente. Un Oscar Wilde casereccio per intenderci. La città viene da un’amministrazione che sulla bilancia scende in negativo e che di panzane ne ha dette fin troppe in cinque anni. I cittadini si sono tenuti in esercizio in questi anni e riconoscono una falsità da qualunque angolazione la guardino. Chi vuole continuare a dirle è libero di farlo (siamo sempre in democrazia) ma deve alimentare nuove illusioni con più creatività “se vuole continuare a gestire in privato le sue bugie”.    VENERDÌ L’INTERVISTA INTEGRALE