Politica

ALESSANDRO SPADARO: MIOPI E SPROVVEDUTI, DANNEGGIANO LE ZONE BALNEARI E ANCHE ORTIGIA

Scrive Alessandro Spadaro: Questa amministrazione ha una visione miope di un territorio ampio e dotato di tutte le caratteristiche che lo rendono unico al mondo. Questa miopia, per essere gentili, ha fatto sì che, come ho sempre sostenuto, le parti del territorio costiero e le parti centrali della città, dal corso Gelone in su, sono in totale abbandono. Probabilmente non è miopia, ma risponde ad una logica imprenditoriale, una minoranza che diventa determinante se appoggiata politicamente, che vuole Ortigia come proprio territorio. Una visione globale, la consapevolezza della unicità di questo ampio territorio, la cui superficie è estesa più di 30km quadrati di Milano, porterebbe sicuramente ad una razionalizzazione delle sue specificità con scelte politiche mirate alla valorizzazione e al sostegno dei tanti imprenditori che hanno speso la loro vita e le proprie risorse fuori dall’isola di Ortigia. Mi spiego meglio. Ci sono zone vocate alla balneazione e al turismo balneare che dovrebbero essere supportate da specifici indirizzi politici e che invece sono considerate un “peso”. Questo discorso è drammaticamente valido anche per tutti coloro che con sacrificio hanno realizzato le proprie case nelle zone balneari e vedono il proprio patrimonio depauperato giornalmente per l’abbandono del territorio da parte delle amministrazioni. Poi c’è Ortigia. Ortigia è e deve essere il fiore all’occhiello di tutta la città ma deve riappropriarsi della sua identità, della sua unicità e deve essere il salotto della città. Oggi, invece, Ortigia è alberghi di lusso, ristoranti di qualità ma anche kebab e ambulanti abusivi. Oggi si ha una visione distorta, in Ortigia pensano di realizzare una sorta di piccola “Italia in miniatura” per consentire ai viaggiatori e visitatori di avere tutto in questa piccola porzione del territorio. L’assenza di collegamenti con le zone balneari, l’assenza di parcheggi, una ztl folle e anche la demolizione del ponte dei calafatari rende difficile anche la vita dei piccoli esercizi di Ortigia. Insomma, sono talmente miopi, o in malafede, o totalmente sprovveduti, che non vedono che anche se si occupano solo di Ortigia la danneggiano comunque. O forse danneggiano solo alcuni e tutelano i grossi speculatori? Perché certamente il dubbio è lecito. Se pensiamo al piazzale della Posta e al ponte abbattuto non troviamo una logica nell’azione politica. Per un esempio di ciò che significa salotto … Chi vuole l’atmosfera del Florian a Venezia andrà a Piazza San Marco o a Venezia lido? L’ospite di Ortigia dovrebbe andare a tuffarsi nelle acque di Fontane Bianche o all’Arenella o al Plemmirio e l’ospite delle zone balneari dovrebbe avere il piacere di passeggiare al tramonto in Ortigia. Fruire dei Musei, delle aree archeologiche, di Ortigia, dei panorami, del mare, deve essere il mantra dell’ospitalità Siracusana. Bisogna dare agli Ospiti la possibilità di fruire di tutto ciò che offre Siracusa. Così si fa sistema. Il turismo in crescita di cui si bea il sindaco dov’è? Quanti alberghi stanno chiusi più di sei mesi in questa città? Lo sa? Probabilmente no. L’unica salvezza è che la presunzione e il pressappochismo miope di questi amministratori siano al capolinea e che si riparta con il piede giusto e con le idee chiare.