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FILLEA CGIL: EDILIZIA ANCORA IN CALO, RESPONSABILITA’ PRECISE DELLE IMPRESE CHE NON RISPETTANO LE REGOLE

Rep: Si è riunito ieri, presso la Cgil di Siracusa, il direttivo provinciale della Fillea-Cgil. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio preventivo del 2018 e la analisi della situazione provinciale nel settore edile.

Nessuna inversione di tendenza, come si evince dai dati pressochè definitivi:la massa salari, indice di ricchezza delle famiglie dei lavoratori  edili, cala di un ulteriore 20% ( da 35 milioni di euro a 28) . Per intenderci, queste famiglie hanno potuto spendere nell’anno 2017 circa 7 milioni di euro in meno complessivamente.

I dati occupazionali segnano un – 8%( si passa da 4524 occupati a 4157) rispetto al 2016. Lo scorso anno avevamo perso il 12% ed altri 600 posti di lavoro rispetto al 2015. Siamo al 22 Dicembre, quindi il dato è praticamente definitivo.

Le imprese continuano a rimanere sotto la soglia psicologica di 1000.  Di queste, ben 252 non hanno consentito ai lavoratori la riscossione completa, tramite la Cassa Edile, della gratifica natalizia. E 107 di queste addirittura hanno versato meno della metà del dovuto nell’ultimo semestre di riferimento. E alcune di queste sono addirittura rappresentate dentro gli orgasmi direttivi dell’associazione costruttori. Condividiamo da tempo con il Presidente Riili un percorso virtuoso che, a partire dal contratto integrativo provinciale siglato lo scorso Aprile, aumenti la forbice fra incentivi per le imprese regolari e disincentivi per le imprese irregolari. Gli chiediamo di far una operazione incisiva di repulisti in seno al proprio organismo. E’ necessario far uscire l’associazione imprenditoriale dall’equivoco, emarginando le imprese che non rispettano i contratti ed i diritti dei lavoratori. Per questo motivo bisogna dare piena operatività al contratto integrativo provinciale.

Per rispondere alla gravissima questione occupazionale occorre ripartire obbligatoriamente dal patto per il Sud. L’anno scorso parlavamo di oltre 200 milioni di euro, teoricamente, a disposizione del territorio per le opere in varie sfere di intervento.  E ogni giorno assistiamo alla stucchevole corsa dei politici all’annuncio dell’arrivo di nuovi finanziamenti. Bene, di quei 200 milioni di euro nel 2017 non è stato speso un euro. Abbiamo chiesto alla neo deputazione regionale di farsi portavoce presso la neo assemblea siciliana di questo problema sociale, a dir poco esplosivo.

Tra i tanti temi affrontati , infine la Ragusana, Anche il 2017 sarà archiviato come  un altro anno delle promesse non mantenute. Se entro il primo trimestre non ci saranno decisi passi avanti occorre rimobilitarsi.

Abbiamo appena dichiarato lo sciopero del settore il 18 Dicembre per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale. Tra la manifestazione di Palermo ed il presidio del territorio, lo sciopero ha funzionato benissimo nella zona industriale. Non siamo ancora vicini al traguardo, anche in questo caso bisognerà probabilmente rilanciare la mobilitazione.

 

Siracusa, nel 2017 è stato teatro del dramma del lavoro nero e della fuga dal contratto edile. La FILLEA-CGIL è stata protagonista di una fortissima azione di denuncia presso gli organi di vigilanza. Di questo report del medioevo dei diritti faremo un riassunto in occasione di una iniziativa che promuoveremo per svelare nomi e cognomi delle imprese che sono venute a Siracusa per far tornare indietro le lancette di sicurezza e diritti.

 

Salvo Carnevale – segretario provinciale Fillea -CGIL Siracusa