Politica

DARIO GENOVESE: GAROZZO HA VOTATO CONTRO IL PD E NON È LEGITTIMATO A FARE RICHIESTE DI NESSUN TIPO

Rep: La gestione della formazione delle lista dei candidati del PD per il rinnovo dell’assemblea regionale
siciliana e, successivamente, della campagna elettorale è stata condotta dal segretario Alessio Lo
Giudice nel pieno rispetto delle regole interne del partito e del mandato ricevuto dalla direzione
provinciale, affermare il contrario è argomento del tutto falso e pretestuoso. La proposta e la scelta
dei candidati sono state prerogativa delle sensibilità presenti nel partito e della direzione provinciale
ed il segretario ha rispettato le scelte operate dagli organi di partito e le ha sostenute, poi, in sede
regionale. Quando si sceglie di aderire ad una organizzazione se ne condividono, accettano e
rispettano le regole democratiche e, democraticamente, si accetta l’esito del voto degli elettori. Tra i
delusi per la mancata inclusione il lista si sono registrati comportamenti diametralmente opposti. Chi
si riconosce nell’area Orfini (Left Wing) ha accettato e rispettato le indicazioni della direzione
provinciale e, pur essendo stato escluso il candidato proposto, ha ricercato i consensi per il partito e
per i candidati. Altri, in pieno contrasto con le regole democratiche che regolano la vita del partito
non solo non hanno dato il proprio contributo elettorale ma, anzi, sono entrati in competizione con il
partito stesso sottraendo consensi e disorientando gli iscritti e l’elettorato del PD. Già questo
delegittima qualsiasi richiesta possa pervenire da chi si è reso artefice del danno arrecato al partito.
Sul piano del risultato, poi, il PD, il suo segretario provinciale, la direzione, i circoli e tutti i dirigenti
impegnati hanno ottenuto un risultato pressoché identico a quello registratosi nella precedente
competizione elettorale ed hanno avuto la conferma del deputato regionale eletto, tenuto conto che,
cinque anni orsono, il secondo deputato era entrato nel parlamento regionale grazie alla presenza nel
cosiddetto listino ed alla elezione del presidente Crocetta. Ma tale risultato è sorprendente e
costituisce un successo, se si considera che lo si è ottenuto malgrado oltre seimila voti siano stati
stornati, deplorevolmente, su altra lista concorrente ed un deputato nazionale abbia operato la scelta
di uscire dal partito e di sostenere un’altra compagine. Inoltre, mentre, legittimamente, ciascun
candidato abbia prioritariamente curato la ricerca del consenso e dell’espressione del voto di
preferenza, il segretario Lo Giudice si è reso promotore degli eventi e delle manifestazioni di partito,
partecipando a tutti gli incontri, promossi dai circoli, di presentazione dei candidati e per
l’illustrazione del programma elettorale. I risultati elettorali, inevitabilmente, determinano gli eletti
ed i non eletti. Le libere elezioni democratiche servono a questo scopo. Accettare il responso
dell’elettorato è la prima manifestazione di senso civico e di rispetto sincero delle regole
democratiche. Così come si accetta la formazione della squadra, sia che si sia stati selezionati quali
titolari, sia che quali riserve, allo stesso modo deve essere accettato il risultato della partita. Ed anche
se si è esclusi dalla coppa del mondo si rimane, pur sempre, italiani; o no. Certamente gli organi di
partito dovranno compiere una seria riflessione: sul risultato elettorale; su tutte le vicende connesse,
sul riassetto interno alla luce della scelta operata da alcuni di porsi al di fuori del partito; sulla
necessità di rafforzare la segreteria provinciale in vista delle prossime sfide elettorali per l’elezione
della Camera dei deputati, del Senato e degli otto sindaci e degli altrettanti consigli comunali.
Dario Genovese
Componente Direzione Provinciale PD Siracusa