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LA DENUNCIA DI PATTI SULLE FIRME FALSE ALLE AMMINISTRATIVE 2013: OGGI LA PROCURA METTE SOTTO ACCUSA GAROZZO ED ALTRI 14

Certo che nemmeno Giuseppe Patti, il portavoce dei Verdi siracusani, che nel 2016 presentò l’esposto sulle firme false per la presentazione di una lista collegata al sindaco Garozzo alle amministrative 2013, pensava di sollevare un pentolone dove stanno finendo per cuocere in tanti, partiti, funzionari, politici, amministratori col sindaco Garozzo in testa. Dopo Patti, come si ricorderà, a marzo 2017 aveva ripresa la vicenda firme false Casa Pound  che aveva affisso uno striscione nei pressi dell’ufficio elettorale del Comune. Uno  striscione che voleva denunciare il “me ne frego” dell’amministrazione comunale davanti a questa come altre vicende penalmente rilevanti.

Oggi la Procura ha concluso le indagini ed ha tirato le sue conclusioni. Sotto accusa il sindaco Giancarlo Garozzo, l’ex assessore comunale Liddo Schiavo, gli attuali consiglieri comunali Luciano Aloschi, Salvatore Sorbello, gli ex consiglieri comunali Sebastiano Di Natale, Natale Latina, Riccardo Cavallaro e Vittorio Anastasi, l’ex presidente della Provincia regionale, Armando Foti, i funzionari Ettore Manni, Ignazio Leone e Salvatore Gianino, gli ex consiglieri provinciali Sebastiano Butera, Michele Mangiafico e Nunzio Dolce. Devono rispondere di falsità ideologica Liddo Schiavo che avrebbe attestato che 22 delle firme apposte sugli elenchi sottoscrittori relativi alla presentazione di candidati alla carica di sindaco e di lista di candidati alla carica di consigliere comunale relativi alla lista “Rinnoviamo Siracusa adesso”, fossero state apposte in sua presenza e che fossero vere e autentiche, e 21 firme apposte alla lista “Garozzo sindaco”. Garozzo per l’accusa che avrebbe indotto Schiavo ad attestare che le firme raccolte per la presentazione della lista “Rinnoviamo Siracusa adesso” fossero vere quando non lo erano almeno 22 firme. Ancora firme disconosciute e contestate a Michele Mangiafico per la lista “Mangiafico”, 19 per la lista “Siracusa Protagonista con Vinciullo” e 15 per la lista “Itaca”. Al consigliere comunale Aloschi la contestazione riguarda 3 firme disconosciute per la lista “Diritti e libertà centro democratico” e sempre per la stessa lista, all’allora consigliere provinciale Dolce, le firme contestate sono 8. A Latina la contestazione riguarda 11 firme disconosciute nella lista “Siracusa volta pagina-riprendiamoci la nostra città”; per l’allora consigliere provinciale Butera, 18 firme nella lista “Siracusa Democratica”; per il consigliere comunale Cavallaro, 13 firme disconosciute nella lista “Italiani in movimento con Ardita”; all’ex consigliere comunale Di Natale l’accusa riguarda 10 firme nella lista “Con Edy per Siracusa”. Il reato di falso è contestato dalla Procura anche al consigliere Sorbello per 8 firme disconosciute nella lista “Progetto Siracusa”. Stesso reato viene contestato ai funzionari pubblici: a Gianino per le liste “Un volto pulito lista Franco Greco”; Manni per 13 firme nella lista “Siracusa risvegliati Briante sindaco”; Leone per 15 firme disconosciute nella lista “Pronti al cambiamento – siamo la gente di Siracusa”. La Procura contesta, infine, il reato di uso di atto falso solo a Foti e ad Anastasi.

Ultima riflessione sempre su Giuseppe Patti che all’epoca dell’esposto rilasciò a I Fatti Siracusa questa dichiarazione: “Ci sono due lobby che si fanno la guerra a Siracusa e quando una delle due lobby è governativa, beh a questo punto diventa a rischio anche la democrazia”. Come dire che ancora altre cose debbono succedere. Vedremo.