CARMEN PERRICONE: BASTA CON CORSI E CORSETTI PRO GENDER NELLE SCUOLE, SONO DANNOSI E INADEGUATI (E NON HANNO NEMMENO IL PERMESSO DEI GENITORI)
Carmen Perricone, riprende la scuola e riparte la battaglia delle famiglie tradizionali per stop a gender?
La battaglia delle famiglie tradizionali contro il gender a scuola, per la verità, non ha conosciuto soste. I “fondamentalisti cattolici”, così ci chiamano, erroneamente in quanto o si è cattolici o non lo si è, NON ABBIAMO MAI SMESSO, neppure per un minuto, di volere il bene dei nostri figli e di credere che un futuro migliore, più ricco di valori e di fede autentica, sia davvero possibile. Il nostro impegno, evidenziato sui maggiori social e blog, cresce ogni giorno di più come ogni giorno cresce il numero di genitori che prendono coscienza dell’importanza della loro figura genitoriale e della necessità di NON DELEGARE a chicchessia la loro funzione educativa, fondamentale e centrale, tra l’altro costituzionalmente garantita. Nessuno, certamente non un dirigente e neppure lo Stato, possono imporre dei corsi a dei bambini minori senza che siano stati messi al corrente le famiglie e si sia avuto il consenso dei genitori. Il pullulare di corsi e corsetti pro gender a scuola, mascherati dietro improbabili nomi, come:”Educare alle differenze” “Un’ora di amore”, “Il gioco del rispetto”, creati probabilmente sull’onda ed alla ricerca di un consenso elettorale che non c’è, non ci appassionano affatto, non ne condividiamo i contenuti ed anzi li riteniamo DANNOSI ED INADEGUATI, vista la tenera età dei fanciulli, in quanto molti di questi indottrinamenti gender riguardano la scuola Primaria, alias Elementare.