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NOTO. PASSIONE CIVILE CHIEDE LE DIMISSIONI DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E DI UN CONSIGLIERE

Noi magistrati esistiamo proprio per distinguere fra colpevoli e innocenti. Ma sappiamo anche che non sono le sentenze che debbono selezionare la classe dirigente e politica: è la politica che deve fare le sue valutazioni autonome sul materiale giudiziario e decidere se certe condotte già dimostrate in fase di indagine, a prescindere dalla rilevanza penale, sono compatibili o meno con la “disciplina” e “l’onore” richiesti dall’art. 54 della Costituzione a chi ricopre pubbliche funzioni”.

Questa la dichiarazione del Magistrato Pier Camillo Davigo alla stampa di qualche settimana fa.

Come potergli dare torto!

La Magistratura deve fare il suo corso, scoprire i colpevoli, emettere le sentenze di condanna.

La politica deve avere altri tempi e unità di misura.

Non è necessario attendere il giudizio della Magistratura. Ancor più oggi che la politica è travolta da un sentimento di sfiducia da parte della cittadinanza.

I cittadini, gli elettori, debbono potersi fidare.

Debbono essere certi che le loro sorti, le sorti della città, del paese, vengano affidate a persone pulite, oneste, corrette. Solo così può farsi argine al dilagante disgusto che rischia di travolgere la politica e le istituzioni.

Questa è stata una delle motivazioni per la quali il movimento Passione Civile decise di correre da solo alle amministrative del 2016, rompendo con la coalizione che appoggiava Bonfanti.

Chiedevamo coraggio!

Coraggio di tagliare con certi personaggi fin troppo chiacchierati (ad essere benevoli), con certe liste. Di fare un’opera di pulizia ed avviare una stagione di rinnovamento della politica a partire dagli uomini della politica.

I nodi vengono al pettine.

Notizie di stampa dicono che Corrado Cultrera sia indagato per brogli elettorali. Pare che le firme raccolte per la presentazione della lista “Patto per Noto” siano false.

L’accusa è gravissima e colpisce non solo una lista che ha fortemente contribuito alla elezione del sindaco Bonfanti, ma che oggi esprime il Presidente del Consiglio Comunale.

Il problema non è solo che se quelle accuse venissero confermate ci troveremmo di fronte ad un risultato elettorale falsato.

La domanda è un’altra.

Dinnanzi a queste accuse gravissime, fermo restando il principio che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva, è eticamente lecito che tutti restino al loro posto come se nullla fosse?

Consentendo che ancor di più dilaghi inarrestabile la sfiducia per una politica e delle istituzioni incapaci di presentarsi con personaggi che non debbono essere neppure sfiorati dal dubbio di aver commesso qualcosa di illecito.

Dinnanzi a queste accuse gravissime può ancora il PD far finta di niente, perseguire la suicida linea che in primo luogo bisogna vincere, con chicchessia purché si vinca?

E continuare ad appoggiare una amministrazione perché in primo luogo bisogna governare, con chicchessia, purché si governi?

Erano scelte che bisognava già fare a suo tempo.

Oggi la scelta è obbligata e non può essere rinviata.

Chiedere che il dott. Corrado Cultrera faccia un passo indietro, dimettendosi da consigliere comunale.

Chiedere che la Signora Veronica Pennavaria si dimetta da Presidente del Consiglio Comunale.    

Se la politica è una missione e non un affare, loro non perderanno nulla.

Ci guadagnerà la credibilità della politica e delle Istituzioni.

MOVIMENTO PASSIONE CIVILE – NOTO