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ZAPPULLA: ESCLUSI DALLA VIA DELLA SETA, VOGLIONO FAR DIVENTARE IL PORTO DI AUGUSTA UN ENORME CENTRO DI ACCOGLIENZA PER MIGRANTI

ZAPPULLA, MDP: GOVERNO TROPPO EVASIVO SULLA VIA DELLA SETA
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> AL NORD LE MERCI CINESI, A PUNTA CUGNO GLI SBARCHI MIGRANTI
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> MOBILITAZIONE CONTRO LA DECLASSIFICAZIONE DEL PORTO
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> “Il governo glissa sulla esclusione di Augusta dalla Via della Seta, è evidente che si vuole depotenziare Punta Cugno per declassificarla a scalo di prodotti petroliferi, di migranti e di piccolo traffico merci”.
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> L’allarme è lanciato dal deputato di Articolouno, Pippo Zappulla, durante una conferenza stampa, svoltasi questa mattina ad Augusta, alla nuova Darsena dei servizi. Nel luogo simbolo delle opportunità sprecate e delle promesse non mantenute sullo sviluppo mercantile, il parlamentare del Movimento Democratico e Progressista ha espresso “fortissima preoccupazione per la nuova vocazione che si sta silenziosamente ritagliando per il porto commerciale”.
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> “Prima il truffaldino tentativo di spostare la sede Adsp a Catania, sulla quale Augusta ha riaperto la partita grazie al Cga; poi la la riscrittura della geografia con l’irrazionale esclusione dalla Via della Seta; adesso il progettato cambio di destinazione delle banchine, da approdo per i Ro-Ro a quello per le navi soccorso ai migranti. La situazione è gravissima: è in discussione il ruolo e lo stesso futuro del Porto”.
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> La presa di posizione arriva dopo che il governo, delegando il viceministro Filippo Bubbico, ha risposto molto evasivamente a una interpellanza urgente sull’esclusione dai nuovi traffici con la Cina. Cadendo pure in contraddizione quando ha detto che ai cinesi interessano porti più vicini al Centro Europa, però “intende investire molto sui porti del Mezzogiorno, specialmente dopo il raddoppio del Canale di Suez”.
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> “Il governo risponde che ogni porto deve avere una vocazione specifica, e che ha già finanziato l’adeguamento della banchina per l’attracco di mega-navi container: allora, o i cinesi intendono arrivare con i motopescherecci anziché con le portacontainer, oppure l’esclusione dalla Via della Seta non ha alcuna motivazione economica bensì è una scelta puramente politica. Com’è una scelta politica gravare ulteriormente questo territorio del peso dell’accoglienza migranti, con la creazione di un hotspot che contrasterebbe fortemente con il miglioramento dell’offerta sul mercato del trasporto marittimo.”
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> “Se questa è la posta in gioco – conclude Zappulla – Augusta e l’intera provincia devono alzare il livello dello scontro e della mobilitazione. Non accontentandosi di elemosine, o peggio di promesse, e ponendo con forza al Governo nazionale la centralità di Augusta come porto Core, hub internazionale e scalo per le grandi navi portacontainer. E’ questa la battaglia che Articolouno di Augusta e provinciale vuole condurre insieme l’intero gruppo parlamentare Mdp, restando accanto alle forze sociali, ai sindacati, alle associazione delle imprese”.