Politica

TUTTI I BANDI VANNO MALE E SE AL COMUNE PROVASSERO CON UN BANDO ALLE CIANCE?

E’ possibile decantare virtù quali trasparenza, efficienza e i grandi risultati di un nuovo corso ‘rivoluzionario’ intrapreso da un’amministrazione comunale sui bandi pubblici ed arrivare qualche anno dopo ed in prossimità di fine mandato, con un pugno di mosche in mano? Non me ne vogliano i diretti interessati, chi scrive non nutre particolari antipatie nei loro confronti, né tantomeno trae alcun tipo di vantaggio personale nel portare avanti questo ragionamento.
Fatto il dovuto preambolo, ecco i fatti: il bando asili nido è stato cassato dall’Anac di Cantone, con il Comune che di conseguenza ha revocato i lotti affidati alle cooperative Eden e Siges, colpevoli di avere presentato domanda di partecipazione nonostante la certificazione Durc irregolare. E qui qualcuno dovrebbe spiegarmi come si fa, in principio, a concedere i lotti ad imprese che di fatto sono prive dei requisiti necessari a partecipare a qualsiasi appalto della pubblica amministrazione.
Poi c’è il bando sull’affidamento degli impianti sportivi della cittadella, anche qui dubbi e conseguenti polemiche sulla legittimità dell’affidamento e anche in questo caso esistono rilievi sollevati dall’Anac.
Per non parlare del calvario del bando rifiuti che dopo anni di attesa tra ricorsi e contro ricorsi, che almeno avrebbe dovuto lasciarci in eredità un nuovo gestore, un servizio moderno e in grado di mettere in moto una raccolta differenziata dignitosa. Invece il Tar ci ha regalato la sciagura dell’Igm a vita.
E che fine ha fatto il bando per l’affidamento del servizio idrico? E’ quasi pronto, mentre si va avanti a suon di proroghe semestrali alla Siam.
Nel frattempo su ciascuno di questi piccoli, medi e grandi insuccessi è stato sprecato tanto di quel fiato da poterci gonfiare un raduno internazionale di mongolfiere. Arrivati a questo punto, l’ultimo impegno che gli amministratri dovebbero prendersi con la cittadinanza, è quello di organizzare un bando utile anche a risolevare la loro popolarità: un grande ‘bando alle ciance’, in versione smart.
Giancarlo Lo Monaco