ZAPPULLA: TRENITALIA NON RISPETTA IL TERRITORIO
DICHIARAZIONE
Componente della Commissione Lavoro della Camera
Pippo Zappulla
“Lavori tratta Siracusa-Catania: da Trenitalia e Rfi come e peggio dell’anno
scorso, nessun rispetto per il territorio”
“ Vogliono chiudere la Stazione di Siracusa? Sospetti fondati”
“Non mi fido più e interrogo il Ministro”
L’anno scorso, insieme alle forze sindacali, denunziammo la decisione
unilaterale assunta da Trenitalia e Rfi di realizzare importanti lavori di
ammodernamento e velocizzazione della tratta senza un minimo di confronto
preventivo con le forze economiche, istituzionali e sociali del territorio.
Si
riuscì ad ottenere, anche se tardivamente, solo alcune informazioni e
garanzie
su tempi di realizzazione, servizi sostitutivi e livelli occupazionali.
Quest’anno, se mai fosse stato possibile, è ancora peggio: a differenza dell’
anno scorso, dove fu chiuso solo il tratto interessato ai lavori mantenendo
attivo il resto della rete, ora si sta procedendo a chiudere l’intera tratta
mettendo in discussione e in allarme, tra lavoratori diretti, dei servizi e
degli appalti, circa 500 posti di lavoro.
Avevamo chiesto di evitare di intercettare il periodo delle rappresentazioni
classiche perché, pur nella precarietà del servizio ferroviario, eliminare un
vettore sarebbe stato un errore incomprensibile e invece stanno procedendo a
chiudere praticamente dai prossimi giorni la tratta, rendendo inutilizzabile
la
ferrovia per ogni spostamento.
Per misteriosi lavori di ammodernamento pare stiano procedendo pure a
chiudere anche la Siracusa-Modica.
Infine, e non certo per importanza, la mancata definizione del contratto di
servizio della Regione con Trenitalia ed Rfi blocca ogni investimento e
risorsa; da prime indiscrezioni, per queste ultime il sistema ferroviario
siciliano registrerà la scomparsa della Stazione di Siracusa da ruolo di
testa, che gli è stato affidato da anni.
Stigmatizzo l’ennesimo comportamento scorretto di Trenitalia e Rfi nel non
informare preventivamente il territorio e le stesse forze sociali. Ma ancora
piu’ grave è il rischio, che si fa sempre piu’ reale e incombente, di una
lenta
e graduale ma inesorabile chiusura della Stazione di Siracusa. Si procede,
infatti, a una serie di svuotamenti di ruoli e di competenze, si depotenzia
il
servizio, lo si rende di fatto non appetibile e competitivo per poi arrivare
a
dire che è meglio chiuderla.
Se le cose stanno così è un gioco scoperto, gravissimo e inaccettabile:
questa provincia, l’intera Sicilia Sud-orientale ha bisogno di ogni vettore
di
trasporto: aereo, viario, portuale marittimo e ferroviario; e solo dalla
integrazione e dalla intermodalità si potrà mettere a disposizione dello
sviluppo economico e del diritto alla mobilità un servizio degno di una
società
moderna e civile.
Per queste ragioni, per richiamare con forza Trenitalia e Rfi al rispetto dei
lavoratori, del sindacato, delle Istituzioni locali del territorio, chiedo al
Ministro per le Infrastrututre e Trasporti se è a conoscenza della
situazione,
se le voci di dismissioni piu’ o meno immediate sono confermate, e quali
iniziative il governo intende adottare per avere le giuste e doverose
garanzie
affinchè un moderno sistema dei trasporti sia operante anche per la Sicilia e
la sua area sud-orientale.