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LE RISOLUZIONI DEL CONSIGLIO GENERALE DEI METALMECCANICI CISL

Il Consiglio Generale della Fim-Cisl di Ragusa Siracusa, riunito nella sala della UST – CISL di via Arsenale, 22, in data 12 maggio 2017, presieduto dal segretario generale della Ust di Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, approvata la relazione del segretario generale Roberto Getulio, recepisce gli interventi dei partecipanti e assume gli arricchimenti scaturiti dal dibattito.

Il dibattito, concentrato sui punti posti all’ordine del giorno, è stato particolarmente articolato e partecipato.

È stato il segretario provinciale, Roberto Getulio, ad aprire il programma dei lavori relazionando ai presenti lo stato delle attività della federazione e soffermandosi su alcuni punti di strettissima attualità.

“Si è posta l’attenzione – ha detto il segretario generale della FIM, Roberto Getulio – sulla necessità di aprire un confronto con le committenti sui progetti e i programmi che intendono mettere in atto in un momento in cui i pochi investimenti portati a compimento sono legati esclusivamente all’ottimizzazione delle produzioni mentre continua un’incessante ricaduta negativa a livello occupazionale.

Il consiglio generale ha approvato la piattaforma che sarà discussa con tutti i delegati nei consigli generali unitari che verranno convocati nel mese di Maggio.”

 

La piattaforma prevede sostanzialmente tre punti centrali:

 

Sistema regole.

Realizzare un sistema di regole certe ed esigibili che contrasti il fenomeno del massimo ribasso riaffermando un principio di responsabilità solidale quale ulteriore garanzia di legalità, regolarità contrattuale e rispetto delle norme sulla sicurezza e la salute.

Un sistema che preservi la dignità del lavoro assicurando occupazione reale, salario e sicurezza.

 

Appalti e clausola sociale.

Preso atto che il settore metalmeccanico nell’area industriale siracusana è periodicamente interessato a cambi di gestione negli appalti che determinano turbolenze negli assetti produttivi e occupazionali, occorre regolare questi eventi in maniera tale da garantire i livelli occupazionali con la realizzazione di un protocollo d’intesa che garantisca la continuità dei rapporti di lavoro in essere al momento del subentro, senza ulteriori periodi di prova, di tutto il personale già impiegato nell’appalto alle stesse condizioni retributive e normative.

Un protocollo che, partendo dall’attuale situazione, adegui gli strumenti di garanzia per i lavoratori evitando, così, quella mortificante precarietà del lavoro che coinvolge molti di loro. Evitare, in questo modo, che la paura di perdere il posto di lavoro non si trasformi in mera accettazione di ogni condizione proposta dalle singole aziende.

Uno strumento condiviso, quello di un protocollo di intesa, che rappresenti veramente il cardine e la barra di riferimento per un’intera area industriale.

 

Integrativo Provinciale.

Occorre oggi porsi il principio di non disperdere l’alta capacità tecnica acquisita da molte Imprese siracusane e l’elevato livello di professionalità delle maestranze che hanno dimostrato in questi ultimi 20 anni di rappresentare un know-how qualificato da esportare. Occorre in questi termini affermare una corretta idea di competitività, basata sull’affermazione della legalità, sulla professionalità e la conoscenza delle maestranze e non sull’esasperata contrazione del costo del lavoro. Occorre quindi affermare un livello di contrattazione integrativa che rimettendo al centro il lavoro, ridistribuisca reddito e tenda al miglioramento delle condizioni di lavoro, di salute e di sicurezza dei lavoratori metalmeccanici.

 

La recente riforma del sistema contrattuale, i livelli occupazionali e innalzamento della soglia di precarietà, la sicurezza ed i rapporti unitari, sono stati gli argomenti cardine dell’intervento del segretario generale provinciale Getulio che non ha mancato di ripercorrere le iniziative avviate sul territorio durante questi ultimi anni e le vertenze aperte.

Iniziative forti perché unitarie; volute e condivise con le altre sigle per un sindacato autorevole e presente. La necessità, oggi, alla luce delle difficoltà poste dai mercati nell’area industriale siracusana, di omogeneizzare gli interventi con le altre categorie presenti. Coordinare, sviluppare politiche ed azioni comuni con gli altri lavoratori, è necessario per rivendicare il futuro di un sistema industriale complessivo.

 

“Il settore metalmeccanico è tra quelli che ha subito in maniera eccessiva la crisi – ha detto il segretario generale della UST Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro – La zona industriale merita massima attenzione da parte delle istituzioni e della politica. Serve un chiaro piano industriale che possa attirare investimenti e dare dignità ai lavoratori.

L’intesa raggiunta con Cgil e Uil – ha concluso Sanzaro – sarà la piattaforma da condividere con Confindustria, politica ed istituzioni.”