CON LA SICS CONTRO LA CRISI
“Dobbiamo salvaguardare una impresa come la Sics che è strategica per l’economia siracusana oltre ad essere riferimento per tutta l’edilizia del territorio. Stiamo assistendo a una impresa che ha resistito alla mafia, ma che sta cedendo sotto i colpi ciechi di uno Stato burocratico che ti dà il colpo di grazia finale, con cartelle vessatorie”. I segretari provinciali degli edili di Cgil, Cisl e Uil – rispettivamente Salvo Carnevale, Paolo Gallo e Saveria Corallo – si pongono al fianco di Carmelo Misseri, titolare dell’impresa Sics, che ha detto no alla mafia nonostante i ripetuti attentati. In questi anni, proprio perché vittima di pesanti intimidazioni, la Sics ha beneficiato della sospensione dei pagamenti tributari. Ma il beneficio ora è stato sospeso, e l’Erario sta chiedendo a tutte le imprese che avevano goduto del differimento, non solo l’immediato pagamento dei tributi sospesi, ma maggiorati di interessi di mora e di sanzioni. “Mi stanno trattando al pari di un evasore fiscale”, commenta Carmelo Misseri. Il pagamento dei tributi sospesi, metterà in ginocchio l’azienda. Da qui la presa di posizione dei tre sindacalisti. “ C’è un tempo per fare le battaglie, ma quando l’impresa entra in crisi e la regìa di questa crisi è lo Stato, non ci sono battaglie che esistano. E’ dunque arrivato il momento di fare una contrapposizione forte – proseguono Carnevale, Gallo e Corallo – perché quando l’impresa edile siracusana più importante entra in crisi, e ciò comporta rischio occupazionale oltre una serie di drammi legati ad essa, il sindacato non può non schierarsi al suo fianco, soprattutto quando poi ci sono di mezzo dei fatti estortivi. Non ci sembra che l’impresa abbia chiesto regali, ma solo trattamenti più elastici, per cui pensiamo che sia arrivato il momento di alzare il livello di attenzione, attraverso ragionamenti mirati con le imprese, con le associazioni e ovviamente la deputazione siracusana, perché sono i parlamentari che si rapporteranno con il Governo, tramite le commissioni che da qui a breve si riuniranno. Ci sono tanti altri casi in Italia, simili a quello della Sics che, oltretutto, ha aperto la cassa integrazione straordinaria da ieri, per tutti i propri dipendenti. Siamo convinti che l’unico percorso da intraprendere sia quello istituzionale, nonostante il continuo arretramento dello Stato nei confronti delle imprese, dei lavoratori, dunque della legalità. Noi vogliamo uno Stato presente ed in prima linea. Altrimenti il rischio concreto è quello di assistere alla orribile tentazione di consegnarsi in mani poco raccomandabili e noi, sostenitori assoluti della legalità dobbiamo lottare perchè nessuno ceda alle intimidazioni”.
“Sostegno assoluto, quindi, a tutte le aziende , come la Sics, che denunciano atti estortivi e mafiosi e sostegno alla proposta di modifica della legge 44/99 in discussione in Commissione Giustizia alla Camera, che dilaziona i tempi di restituzione della contribuzione sospesa alle aziende vittime di questi fatti!”
Chiederemo, in tempi rapidissimi, al nuovo Prefetto, di convocare un tavolo istituzionale con sindacati,imprese, associazioni e politica, affinchè Siracusa faccia fronte comune su questa vicenda.!