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VINCIULLO: MOBILITIAMOCI PER L’AUTORITA’ PORTUALE AD AUGUSTA

Occorre una mobilitazione generale di tutta la Provincia per difendere non solo la Port Authority di Augusta, ma il diritto calpestato e mortificato. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.

Ieri il Ministro del Partito Democratico, rispondendo a un’interrogazione parlamentare alla Camera, ha tranquillamente e serenamente ammesso di aver deciso, nonostante le direttive contrarie della Comunità Europea, di togliere l’autorità di Sistema Portuale alla provincia di Siracusa e alla città di Augusta e di donarla, bontà sua, alla città di Catania.

Il Ministro del PD, incurante del fatto che il Decreto non è stato mai pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, incurante della decisione del TAR, convinto di essere legibus solutus, cioè libero dai condizionamenti della Legge, non ha mostrato alcun interesse nei confronti delle argomentazioni corrette, sostenute dall’On. Prestigiacomo.

Occorre adesso reagire, ha proseguito l’On. Vinciullo, occorre mettere in atto ogni opportuna iniziativa per richiamare tutti al rispetto della Legge e al rispetto della norma, a mio avviso violata e non rispettata.

A nessuno è consentito non rispettare le direttive della Comunità Europea, a nessuno è consentito scambiare il proprio volere per norme legislative.

Per questo motivo sono dell’avviso che occorre una grande mobilitazione di piazza in modo da costringere il Governo a rispettare le direttive della Comunità Europea.

Quello che è grave, insopportabile e veramente indice di cattiva amministrazione della cosa pubblica è non avere alcun rispetto per i cittadini che si amministrano, per i cittadini che assistono attoniti a episodi di intolleranza politica insopportabile in un regime democratico e che, forse, possono essere giustificate solo in un paese sudamericano.

Sappia il Ministro del Partito Democratico che, ha concluso l’On. Vinciullo, siamo ancora in un Paese libero, in un Paese in cui le scelte devono essere condivise con il territorio.

Le dittature comuniste, per fortuna, sono morte ormai da tempo tranne, purtroppo, che in Italia.