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SALVATORE SEQUENZIA: FA RIDERE LA SCELTA DI VILLA REIMANN COME SEGRETERIA DELLA KORE

Salvatore Sequenzia, Granata non ha dato all’Inda il piano terra dell’ex convento San Francesco perché il Comune aveva in programma per questo spazio, eventi di alto spessore culturale. Il primo è stato “chi fa la  torta migliore” fra tre pasticcerie.

Certe pratiche disinvolte nella gestione di siti e di immobili di interesse pubblico e architettonico appartiene alla moda del momento, in cui fare cultura vuol dire “spettacolizzare”, ridurre le iniziative a “eventi” per suscitare il “sensazionale” e andare in contro, in questo caso, – mi si passi la boutade – agli appetiti del pubblico. Per restare in tema, Villa Reimann è diventata recentemente, e per tre anni prorogabili tacitamente per altri tre,  una sede di rappresentanza dell’ateneo Kore di Enna per lo svolgimento di attività al servizio degli studenti siracusani iscritti o che si intendono iscrivere. In parole povere, significa che Villa Reimann è stata trasformata in una segreteria per studenti. Mi domando: ma non sarebbe bastata una stanza al Vermexio per svolgere una attività del genere, anziché utilizzare Villa Reimann, sito  votato ad essere sede di un organismo scientifico internazionale di eccellenza del rango dell’ISISC? L’obiettivo, si legge in una nota stampa, sarebbe quello di “frenare l’emorragia di studenti siracusani e siciliani fuori dalla regione ma anche ampliare l’offerta formativa puntando sulla qualità e guardando alle professioni del futuro”. Mi viene da ridere. Invece di realizzare sedi di rappresentanza, sarebbe opportuno, a mio modesto avviso, realizzare biblioteche efficienti,  laboratori funzionali, chiamando a Siracusa  formatori e insegnanti di grande qualità per discipline come l’archeologia, la numismatica, l’arte antica e moderna, la metodologia della ricerca storica, la biologia marina: insomma, le università non nascono come i funghi, non sono il frutto dell’improvvisazione; sono progetti culturali programmati a medio-lungo termine, si fondano su idee, riflessioni, visoni del mondo e di un luogo, e, soprattutto, su persone capaci che, obiettivamente, in queste operazioni di piccolo cabotaggio non vedo.

SABATO L’INTERVISTA INTEGRALE