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VINCIULLO: COME PROFESSORE SONO PRONTO A FARE IL MIO DOVERE, MA I NODI DA SCIOGLIERE SONO TANTI

I docenti italiani e il personale scolastico non docente, come sempre, sono pronti a fare il proprio dovere, ma occorre maggiore chiarezza sull’utilizzo dei vaccini, oltre a sdoppiare le classi superaffollate, come riconosciuto dai giudici delle leggi. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo. Secondo stime, tuttavia non dimostrabili, sono oltre 200 mila i docenti e non docenti ancora non vaccinati e, fra questi, i professori siciliani sarebbero un numero importante. Premesso che questi dati non sono certi, ma oggetto di continue modifiche e riflessioni che non possono rimanere tali, ma devono diventare oggetto reale e non ipotetico, ai docenti e al personale non docente non sfuggono i rischi legati ad una presenza massiccia negli Istituti Scolastici di personale che non si è ancora sottoposto ai vaccini. Occorre quindi fare uno screening esatto per verificare quali iniziative intraprendere per avere una maggiore sicurezza nelle aule, che non possano limitarsi all’obbligo del green pass, cioè alla certificazione verde, ma devono prendere in esame tutte le possibili soluzioni per evitare il ritorno della Didattica a Distanza che ha dimostrato tutti i suoi limiti, nonostante l’impegno dei docenti e dei discenti. Per evitare che vi sia uno scontro inutile fra il diritto alla salute e il diritto al lavoro, occorre procedere subito e senza indugio ad individuare soluzioni oggettive che non possano essere solo quelle della persecuzione nei confronti di chi non ha il certificato verde. La prima cosa da fare, ha proseguito Vinciullo, è sdoppiare le classi superaffollate, dove sono accatastati docenti curriculari, docenti di sostegno, personale assistenti i ragazzi diversamente abili e alunni sia normodotati che diversamente abili. Sdoppiate le aule, bisognerebbe aumentare in modo considerevole il personale di segreteria che non è, attualmente, nelle condizioni di assolvere tutti i nuovi e gravosi impegni previsti dalla gestione della certificazione verde. Inoltre, sarebbe necessario destinare alcuni docenti alla esclusiva collaborazione con i dirigenti scolastici, al fine di una oggettiva ed immediata verifica dei dati e poi via-via giornaliera di quanti hanno già la certificazione verde, di quanti la stanno acquisendo e dei rapporti con le AA.SS.PP. A ciò si aggiunge il problema vero che viene spesso nascosto e trascurato, cioè quello dei trasporti. Le scuole, ha continuato Vinciullo, hanno già dato ampia disponibilità a diversificare entrata ed uscita, ma questa diversificazione dell’orario scolastico deve essere concordata entro il mese di agosto per poi adeguare gli orari interi di ogni singola struttura scolastica. La scuola torna con orgoglio a rivendicare la propria autonomia, ma è anche pronta intelligentemente ad offrire spunti di riflessione e di analisi delle varie realtà comunali e provinciali. Il nuovo anno scolastico deve essere affrontato in un clima di rispetto reciproco, senza imposizione ma facendo riflettere tutti i soggetti che contribuiscono alla crescita dei nostri figli e del nostro Paese. La scuola, ha concluso Vinciullo, è pronta ad accettare questa nuova e difficile sfida, ma occorre rispetto reciproco, fiducia reciproca, stima reciproca, allora sì che possiamo percorrere insieme l’ultimo miglio per uscire  dalla pandemia, ma insieme e mai armati l’uno contro l’altro.