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SUOLO PUBBLICO ABUSATO IN ORTIGIA? INTESA PERVERSA FRA SINDACO, DIRIGENTI E L’EX COMANDANTE DEI VIGILI

Corrado Giuliano, il sindaco del cga e la sua band sembrano i suonatori del Titanic. Siracusa affonda e loro suonano, ballano, danno targhe, si consegnano premi a vicenda..

Purtroppo a Francesco Italia manca la strategia di respiro lungo, tenta di compensarla con iniziative mediatiche di effetto, che hanno soddisfatto la sua visione,   la sua immagine di  indubbia qualità relazionale, tutto il resto però è mancato, son passati cinque anni e poi ancora cinque prima senza che si sia posto mano alle opere per combattere la disuguaglianza,  

Dopo le firme false del 2013,  i brogli del 2018 con la sentenza Tar che li certificava, le sentenze cupe del cga sugli stessi e sul ricorso dei consiglieri comunali, abbiamo oggi le 42 sezioni alle Regionali scrutinate con quasi un mese di ritardo. Qual è oggi la tua riflessione?  

Tranne Paolo Reale, abbiamo tutti trascurato questo profondo vulnus della nostra democrazia locale, Francesco Italia come aveva suggerito Lealtà e Condivisone avrebbe potuto ugualmente coinvolgere i Consiglieri decaduti, avrebbe potuto affermare con azioni concrete la solidarietà giudiziaria e politica a quanti si sono opposti a quella aberrante normativa. E’ sempre più inquietante quello che è successo, e con maggiore gravità proprio qui a Siracusa.

Il centro storico non è un villaggio ludico, diceva Ettore Di Giovanni

Sai bene che la deriva del centro storico dipende dall’atteggiamento neoliberista della Giunta, lasciare che tutti i commerci si riversino in Ortigia senza alcuna regola, senza alcuna scelta delle categorie commerciali. Certamente è un fenomeno che sta affliggendo tanti centri storici del nostro Paese, e tuttavia Roma, Firenze, Venezia stanno con grande difficoltà tentando di risalire la china della distruzione delle identità cittadine, ogni basso una casa vacanze. Quella destinazione sta mettendo in fuga residenti e commerci di prossimità. Si sarebbe dovuto intervenire subito, almeno da tre anni, per non creare interessi consolidati, è un fenomeno difficilissimo da contrastare.

Il suolo pubblico occupato abusivamente in Ortigia?

Vi è stata una perversa intesa tra l’ex Comandante dei Vigili Urbani, il Sindaco, l’inerzia naturale dei nostri dirigenti, se ci pensi sono andati via i migliori, nulla si è fatto per reintegrare quei vuoti, lasciando le seconde file a curarsi degli interessi della città.

Città senza servizi, con strade da settimo mondo, con le periferie abbandonate e buie come il culo di Satana..

Periferie, grande retorica che tutti abbiamo fatto cinque anni fa, personalmente mi sento colpevole per non esser riuscito a rivendicare come si sarebbe dovuto il riordino urbanistico e trovare la carica necessaria per misurarsi con quella parte di città dove sono aperte profonde diseguaglianze, eppure Italia quando lo abbiamo appoggiato aveva assicurato un impegno nuovo, senza lasciare il baricentro dell’attenzione su Ortigia, Italia ed i suoi hanno continuato ad organizzare  iniziative, concerti, eventi importanti concentrandoli  nel centro storico, inadatto a riceverseli, trascurando gli spazi di grande suggestione nella città alta, le Latomie, le grandi platee a mare che offre la Mazzarona, lo stesso enorme Parco Robinson destinato ad interventi soltanto di manutenzione edilizia senza lavorare sul patrimonio di energie e risorse umane, è una sfida che qualcuno nel futuro dovrà fare con determinazione, solo così potremo creare cittadini fieri della propria dignità e partecipi delle scelte, non vaga moltitudine che si esprime confusamente spesso anche contro i propri interessi.

La tua emergenza numero 1?

Mi concentrerei sulla questione gravissima della raccolta dei rifiuti, sulle manutenzioni urbane, su un disegno analogo a quello che, per caso, ci toccò di seguire cinquant’anni fa con gli enormi investimenti che videro Siracusa tra le città a più alto reddito. Oggi potremmo evitare gli errori di quella industrializzazione, la riconversione digitale  ci eviterebbe i danni che abbiamo tollerato e ci aprirebbe una stagione nuova di economia. Certo parole, è tutto così difficile giunto ad un punto di non ritorno, la classe politica, ma anche la società civile, cioè noi, le imprese, non siamo riusciti a uscire da quella opportunità, convertitasi in laccio diseconomico, di restare indotto, dipendenti dalla grande industria.

Corrado Giuliano, fra sette mesi ci sono le amministrative, si elegge il nuovo sindaco, ritorna dopo quasi 4 anni il Consiglio comunale. Insomma, abbiamo vissuto quasi l’intera legislatura con l’uomo solo al comando, e si vede

Come Ti dicevo Francesco Italia, probabilmente per sua formazione culturale, non ha mosso una sola iniziativa per recuperare il vulnus, intollerabile, della mancanza del Consiglio. Si è chiuso dentro il suo cerchio magico, incapace di dialogare con chi per gli interessi della città, lo criticava. Ha continuato in questi cinque anni a tirare una linea, da una parte a destra  i suoi annuenti fedelissimi, dall’altra il resto della città, associazioni (salvo quelle bianche a suo uso), attenti critici, sindacato, quel po’ che è restato dei partiti, affidandosi, ad ogni giro di Giunta, ad un gioco solo tattico e meschino di alleanze, basterà ricordare il suo incoraggiamento alla divisione del PD, ed alle sue scelte nei rinnovi di  Giunta esclusivamente facendo la conta dei voti. In questi dieci anni di permanenza nell’esecutivo, prima da Assessore e poi come Sindaco temo che abbia imparato poco, ci ha mostrato tutte le sue qualità di promoter e pr, ma ben poche di amministratore democratico, anche se forse quando lo scegliemmo abbiamo troppo fatto affidamento  sulle reali sue qualità.

Sei un avvocato esperto, ma tutti gli incarichi che dà e continua a dare il sindaco del cga per poi non fare le opere progettate

Gli incarichi sono una questione a parte, architetti e professionisti stanno tutti, dalla parte giusta, ma questo è avvenuto sempre.  

Quale sarebbe il tuo sindaco ad hoc, quello che ci vorrebbe per una città massacrata dal nulla di Fabio e Francesco?

Andrei ad impegnare forze giovani ed esperienti, coinvolgerei la più gran parte della città che pensa, l’abbiamo occorre con attenzione cercarli , farli uscire dal loro virtuoso privato, tenterei di muovere una squadra  con forti referenti nelle aree più disagiate (difficile! Ma va tentato) , nella piccola borghesia, nelle imprese, nel sindacato , unica forza vigile in questi anni.

Il tuo progetto politico in due battute?

Uno solo e subito, ricostruire la pubblica amministrazione comunale, rafforzandola con le nuove opportunità del PNRR, dobbiamo prima rimettere in moto un motore sfiatato e non motivato, dare ad esso la dignità di essere gli interfaccia primi per i bisogni ed i servizi dei cittadini, Ci vorranno almeno dieci anni e forse più, ma se non ripartiamo da lì, avremo sempre Sindaci ed Amministratori che ameranno i titoli dei giornali al posto della tormentata sfida dell’amministrazione da rendere efficiente.