Politica

FUCILATE A DUE CANI: ANIMALISTI INFEROCITI CONTRO IL SINDACO DI MELILLI

Scrive Enrico Rizzi, difensore dei diritti degli animali: “Lui è Dino, il cane preso ieri mattina a fucilate da un allevatore a Melilli e morto pochi minuti dopo. La famiglia ha voluto mandarmi queste foto. Tyson invece, lotta ancora tra la vita e la morte. La rabbia esplode. L’impotenza davanti a tutto ciò ti fa impazzire. E impazzisci ancora di più se sai che il criminale che ha fatto ciò è comodo nel divano di casa sua, beato e tranquillo, fortunato di vivere in un paese che ha fallito e continua a fallire. Non riesco a pensare al dolore della famiglia.  Vi abbraccio forte tutti. Uno ad uno”.

Queste poche ma sentite parole non hanno fatto un buon servizio a Melilli e all’intera provincia di Siracusa. Lo scritto è del 27 gennaio ed essendo Rizzi un influencer con 350mila follower, si sono subito scatenate reazioni con migliaia di visualizzazioni e circa 700 commenti. Molti di questi commenti hanno frasi forti, più di un centinaio sono diretti al sindaco Giuseppe Carta con attacchi duri allo stesso “che fa finta che non sia successo niente” e non riscontra in alcun modo centinaia di proteste nei confronti del suo comportamento nei confronti di un accaduto di inaudita violenza nei confronti di due poveri cani. Ed in effetti il 27 gennaio non  c’è stato alcun riscontro e non c’è nessun riscontro nemmeno il 28 gennaio, fatti questi ultimi che fanno crescere in maniera esponenziale le accuse contro il sindaco di Melilli che non ama gli animali e non tiene in nessun conto l’incredibile gesto dell’allevatore del suo paese. Solo oggi da Melilli arriva un comunicato. Poca cosa. “A seguito delle ultime circostanze tragicamente accadute che hanno visto due cani essere vittima di un vile gesto di ingiustificata violenza, al quale purtroppo è seguita la morte di uno e le gravi lesioni dell’altro. Il Sindaco e l’Amministrazione comunale condannano queste azioni di violenza a danno degli animali e condannano…” Questa e altre frasi di circostanza che se possibile funzioneranno da benzina sul fuoco della protesta contro chi amministra il comune di Melilli, non ama gli animali e per due giorni chiude un occhio davanti alla violenza nei confronti di due cani indifesi.