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DANIELA TERNULLO: IL SINDACO CARTA ANTEPONE I SUOI INTERESSI A QUELLI DI MELILLI

Di seguito pubblico il mio intervento che avrei voluto fare in Consiglio comunale a #Melilli. Mi hanno zittito, calpestando la democrazia.  Pertanto lo condivido con voi. Sono ormai diversi giorni, direi settimane, che il primo cittadino di Melilli si disinteressa di tutto fuorché della sterile polemica sulla norma approvata in Aula all’Ars circa la riforma dell’Irsap.  È chiaro a tutti che il suo è un piano beffardo, elaborato in previsione delle prossime scadenze elettorali.

Non si spiegano altrimenti tutte le sciocchezze da lui messe in giro. Gli ricordo però che prima di essere un politico è un rappresentate delle Istituzioni, il quale non può fomentare falsità per squallidi tornaconti personali.  In questa paradossale polemica parla di Comuni mortificati: qua l’unico a mortificare una città è il sindaco, mettendola alla berlina anche dinanzi all’evidenza.

Per lui la deputazione siracusana è sleale e il Governo è antidemocratico? Ha voglia di scherzare il Sindaco. Purtroppo però non è il tempo né il luogo per l’avanspettacolo di bassa lega. Gli consiglio di prendere lezioni di recitazione, perché se il suo intento era far ridere non ci è riuscito.  La legge permette di trasferire il depuratore al comune dove è ubicato lo stesso, ovvero Priolo Gargallo.

Quale danno cagiona a Melilli? Quali costi esorbitanti investirebbero la popolazione se neanche per Priolo esiste il problema? I problemi sono in realtà un costrutto partorito dalla perversione di un sindaco che tenta in tutti i modi di accendere su di sé – direi inutilmente – le luci della ribalta.

Eccetto la rappresentanza locale, e il deputato Pasqua del M5S, non vedo esponenti del Governo regionale, il Prefetto, il Presidente della Repubblica, o chissà quale altra carica istituzionale che il Sindaco avrebbe invitato per il suo teatrino. 

È chiaro però che così ci si copre di ridicolo. I cittadini di Melilli non meritano questo trattamento da parte del loro Primo rappresentante, che si ostina a recitare una parte che non gli appartiene, quella del paladino. Una cosa doveva fare, il sindaco. Ma è chiedere troppo.

Parla di compensi dei commissari ex Asi, i cui costi ricadranno sulle bollette degli abitanti di Priolo e Melilli.

UNA VERGOGNOSA INESATTEZZA in quanto non ci sono nessi tra le due affermazioni. Il compenso del commissario liquidatore è pari a meno del 5% di quanto blatera Carta, il quale crea appositamente confusione per nascondere la verità. 

Accusare una norma che finalmente elimina le criticità in merito alle liquidazioni degli ex consorzi Asi mentre non si muove un dito per garantire migliori condizioni per Melilli, ripeto è vergognoso. Piuttosto che pensare già alla campagna elettorale perché non si interessa del tessuto produttivo della sua città? 

Ripeto,  quali sono gli interessi del primo cittadino dato che a me ha dato della complice?

Perché non si interessa ad agevolare gli investimenti, come quelli garantiti dai gestori dell’Acquapark, i quali vogliono adire le vie legali per l’assoluto lassismo con i quali sono stati trattati da codesta Amministrazione comunale?

Dieci mesi per un permesso non si attendono neanche nei paesi del terzo mondo. Chiederò ufficialmente l’accesso agli atti per capire il motivo che ostacola il rilascio del nulla osta. Ricordo che la società che gestisce l’Acquapark, essendo la struttura dentro il territorio di Melilli, versa i tributi al Comune. Non solo, con l’investimento improntato, garantirebbe crescita occupazionale per il nostro territorio. Ma anche in questo caso il sindaco guarda sfacciatamente altrove piuttosto che agli interessi dei suoi concittadini. 

Che dire del Loggiato di San Sebastiano? Mesi addietro chiesi all’Assessorato regionale alle Infrastrutture se fosse stato possibile assegnare risorse per un progetto già cantierabile, a garanzia di una struttura monumentale e di notevole pregio per la nostra città, che a causa del tetto pericolante attualmente non è fruibile. 

Quando informai l’assessore Falcone che esisteva un progetto di messa in sicurezza già cantierabile, lo stesso non esitò un attimo a mettersi a disposizione per destinare le somme al Comune di Melilli. Bastava solo una delibera di Giunta dell’Amministrazione Carta che dava l’ok – essendo il RUP di progetto.

Bene quel via libera non è mai arrivato in Assessorato. Lo stanno ancora aspettando. Anzi piccato, il sindaco ha mandato un messaggio all’assessore Falcone, ribadendo che nessun procedimento passa sopra la sua testa. 

Tradotto: essendo che mi ero interessata al Loggiato di San Sebastiano, permettendo che fosse concesso un lauto finanziamento per la sua messa in sicurezza, il Sindaco avrebbe fatto di tutto per impedirlo, anteponendo il suo interesse personale a quello della comunità. Avrebbe fatto di tutto per oscurare il lavoro dell’onorevole Ternullo.

Morale della favola: il Loggiato è ancora pericolante e le risorse per la sua riqualificazione bloccate a causa dello smisurato ego ferito del sindaco Carta. Mi chiedo se questo è un comportamento conforme alla compostezza istituzionale e morale che dovrebbe avere un Primo cittadino. 

Ma le zone d’ombra non sono finite. I chiaroscuri di questa Amministrazione sono imbarazzanti.

Il Sindaco guarda agli sprechi in casa altrui senza gettare lo sguardo in casa propria.  Mi riferisco alla delibera si concedono finanziamenti per il protocollo d’intesa con l’Università di Sassari per effettuale lo screening urologico a Melilli.

Una scelta alquanto discutibile. Caro sindaco, cosa c’è dietro? Perché non avvalersi di eccellenze in loco a costo zero? Vuole passare il messaggio che in Sicilia mancano urologi competenti? 

Ben venga il servizio di screening per la comunità, ma a che prezzo visto che occorre pagare all’equipe medica di Sassari la permanenza sul territorio locale per 2/3 giorni al mese nell’arco di 1 anno? Un vero salasso per i contribuenti, nonostante in Sicilia esista una doppia dozzina di centri di urologia, di cui 8 universitari.

Bastava stipulare un protocollo con l’Asp per una convenzione “gratuita”. Avrei garantito il mio sostegno anche in questo a tutela degli interessi della comunità.

Ma come consuetudine del Sindaco, non parlando con la sottoscritta, si fanno altre scelte, sempre ed esclusivamente a carattere personale.

‼️Per non parlare delle altre criticità che esistono in città, specie a livello infrastrutturale. Non ha mai cercato un dialogo, un confronto costruttivo con me. Lo cerca adesso, per cavalcare l‘onda della critica alla riforma Irsap?

Si è svegliato troppo tardi dal letargo.  Mi spiace ma non ci sto ai suoi giochi di prestigio e lo ribadirò in qualunque sede.

Questa Amministrazione, fortunatamente agli sgoccioli, in quasi 5 anni ha guardato ai propri interessi piuttosto che allo sviluppo di un paese che oggi conta più criticità del 2017.

Onorevole Daniela Ternullo