Politica

CAMBIAMENTI CLIMATICI: DA SIRACUSA UNA PROPOSTA OPERATIVA AL PRESIDENTE MICCICHE’

Rep: Il presidente dell’Associazione Nazionale Forestali Italianiil siracusano Michele Lonzi, ripropone alla Regione Siciliana di applicare una legge dello Stato che potrebbe essere determinante nella lotta contro il dissesto idrogeologico dovuto all’incuria dell’uomo e ai cambiamenti climatici. Lo fa a distanza di 43 anni da quando – giovane agronomo – investì della tematica l’allora presidente della Regione, Piersanti Mattarella che, entusiasta, accettò subito di avviare l’iter. Ma la sua barbara uccisione, per mano della mafia, bloccò tutto.

“Con il contributo personale e politico del collega agronomo e già assessore regionale all’agricoltura, allo sviluppo rurale ed alla Pesca, Edy Bandiera, ho chiesto un incontro al presidente dell’assemblea regionale Gianfranco Miccichè per proporre al Parlamento siciliano l’emanazione delle norme attuative della legge n. 440 del 1978 – ha dichiarato oggi Lonzi nel corso della conferenza stampa – una legge riguardante il recupero produttivo delle terre incolte o abbandonate, anche al fine della salvaguardia degli equilibri idrogeologici e della protezione dell’ambiente”.

Il recepimento dovrà necessariamente essere preceduto dal puntuale censimento dei terreni abbandonati, incolti o insufficientemente coltivati. Censimento che in Sicilia potrebbe essere eseguito dal Corpo Forestale della Regione Siciliana – è stato proposto in conferenza stampa – corpo che, se opportunamente rilanciato nei suoi compiti e funzioni, potrebbe dare certezza dei dati all’Assemblea Siciliana. E sempre allo stesso corpo di polizia a tutela dell’ambiente potrebbero essere poi affidate tutte le procedure relative alle concessioni per la rimessa a produzione di questi terreni.

In Sicilia, su 390 comuni ben 360 sono a rischio idrogeologico – più del 90% – e l’Italia, pur avendo una modesta estensione territoriale, risulta essere al quarto posto nel mondo per numero di vittime annue causate dagli eventi climatici e di dissesto del territorio.