Politica

BROGLI ELETTORALI: PER LA PROCURA SAREBBE STATO ALTERATO IL RISULTATO ELETTORALE

Che fine hanno fatto i brogli elettorali a Siracusa? La Procura ha concluso le indagini nove mesi fa sostenendo che è stato alterato il risultato elettorale alle comunali del 2018. Perché non si va avanti? Chi sono gli otto indagati? Perché gran parte della stampa locale non ne parla proprio, insomma finge di dimenticare?  Sono scomparse 5mila schede, una enormità? Chi informa ha il dovere di spingere per stimolare un chiarimento che la nostra comunità ha il diritto di pretendere. Nel frattempo il sindaco del cga nomina assessori a pioggia, scrive lettere contro la Camera di Commercio a Siracusa, fa nomine un po’ ovunque, decide tutto e di tutto senza il controllo di un consiglio comunale (bastava questo per rifare le elezioni se non si fosse affamati di potere ad ogni costo). Il tutto senza che i siracusani sappiano se lo stesso è legittimato a fare queste ed altre quarzate che hanno oggettivamente ridotto Siracusa ultima in Italia per la pessima qualità della vita, per la mancanza di servizi, per l’assenza di una sia pur minima programmazione.

I FATTI

Il 18 marzo scorso gli agenti della Digos hanno notificato un avviso di conclusione indagini ad otto persone tra presidenti e segretari di alcune sezioni elettorali impegnati nelle consultazioni del 2018 per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Siracusa. L’accusa è di avere alterato il risultato della votazione della sezione di pertinenza. Si chiamano anche brogli elettorali. Le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno riguardato 30 indagati, ma per 22 loro il pm ha chiesto l’archiviazione ritenendo i fatti “seppur costituenti reato, di lieve entità”. L’inchiesta è scaturita in seguito all’esposto presentato da Paolo Ezechia Reale, candidato a sindaco di Siracusa arrivato al ballottaggio con Francesco Italia, che è stato poi eletto primo cittadino. “Il risultato della competizione elettorale era stato contestato da Reale che aveva presentato ricorso al Tar di Catania, e un esposto alla Procura di Siracusa – ricostruisce la Questura – il Tar aveva dichiarato l’illegittimità delle operazioni elettorali comunali del 10 giugno 2018 limitatamente a nove sezioni, dove erano state scrutinate 3.964 schede, e annullava i verbali dell’Ufficio elettorale centrale sull’ammissione al ballottaggio per l’elezione a sindaco dei candidati Italia e Reale, la proclamazione a sindaco di Italia e, infine, quella degli eletti al consiglio comunale. Il sindaco Italia ricorreva al Cga che rigettava le originarie ragioni di ricorso di Reale, escludendo evidenze della cosiddetta ‘scheda ballerina.

Dal 18 marzo  scorso ad oggi non è successo nulla. Un silenzio inquietante che fa pensare ad una città sottomessa, rassegnata, priva di un gruppo dirigente serio, comunque nell’ombra di brogli e di migliaia di schede scomparse.