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PROTESTANO I GENITORI / IL PROFESSORE DELL’ARCHIMEDE CHE SPIEGA L’ISLAM E BEFFEGGIA I CANTI CATTOLICI

Riceviamo e pubblichiamo: “C’è una scuola a Siracusa, che notoriamente va per la maggiore, dove si dice che gli alunni studino tantissimo, che arrivino preparatissimi alle Superiori, più altre baggianate simili, in questa scuola è comparso un professore di religione, uno nuovo nuovo di zecca. Tralasciando tutte le belle autopresentazioni, il soggetto è esperto di calcio di cui parla in classe, dichiara che non farà pregare nessuno, che si limiterà a fare studiare non una ma tutte le religioni, insomma proclami ad effetto da fare rabbrividire i benpensanti, quei genitori che magari pensavano che ai loro figli venissero impartite le nozioni di base della nostra religione, ovvero la cattolica. Ma la moda è moda, i programmi o le competenze di fine anno sono dettati dall’alto, i nostri ragazzi studieranno l’Islam, la Torah ebraica e solo part time anche qualche sparuta nozione cattolica, cum grano salis, casomai facesse male. Il nuovo insegnante di religione, magari laureato fresco va oltre, dichiarando a porte chiuse (ma comunque a finestre aperte, pro Covid), che la religione non è fatta di preghiere, di canti come Simbolum (uno dei più belli ed intensi della nostra Liturgia, che il nostro scimmiotta con voce stridula, con effetto gracchiante che fa ridere la classe). No, la religione è altro, detto con la faccia del BENALTRISTA che offende ma non spiega. Di tali improvvisati maestri è fatta la scuola italiana? Mentre valutavo la possibilità di esonerare da siffatto “insegnamento” la prole, mi chiedo secondo quali parametri vengano scelti i docenti dai dirigenti scolastici. Curriculum, anni di servizio, ruolo, …ok. ma qualcuno è mai entrato nel merito delle conoscenze, delle capacità didattiche e competenze professionali? Chiedo per un amico, quell’amico curiosissimo che tutti abbiamo. È un dato oggettivo che a Siracusa i luoghi sacri o comunque legati alla storia cattolica della città siano stati transennati, resi inagibili, travolti da furia edilizia e da lavori che non sembrano finire più. Dopo piazza Euripide perfino il tabernacolo del parcheggio dell’ospedale Rizza è ridotto ad una baracca. Una pura casualità o nessuna correlazione, oggi più di moda. Siracusa capitale di QUALE cultura, chiedo?

Roberto Rossano

Diremmo che la dirigente scolastica dell’Archimede, Salvatrice Aprile, ha un problema. Abbiamo letto su gruppi social che molti genitori non sono entusiasti che all’Archimede ai loro figli si insegni l’Islam e per questo faranno in modo di far saltare agli stessi figli l’ora di religione straniera.