Politica

A LENTINI SE LA GIOCANO BATTIATO, LO FARO E REALE. BOSCO DELUDENTE E IN CALO

Siamo ormai entrati nell’ultimo mese che ci porterà alla elezioni amministrative che riguarderanno decine di comuni siciliani. Tra questi sarà il turno anche di Lentini, con ben 6 candidature a sindaco che in questa tornata rappresentano equamente i due sessi: la prof. Francesca Reale, la dott.ssa Maria Adagio e la commerciante Laura Vacirca le donne, l’avv. Rosario Lo Faro, l’avv. Stefano Battiato e il sindaco uscente Saverio Bosco gli uomini; precisando già in premessa che, escluso Battiato, sono tutti espressione di liste civiche. I più accreditati tra questi sembrano essere Reale, Lo Faro e Battiato – non necessariamente in quest’ordine – nella qualità di sfidanti del sindaco uscente, che però presenta di suo un marcato calo di consensi nell’opinione pubblica lentinese a causa di un mandato, ricevuto nel 2016, condotto in modo giudicato dai più deludente, sia nell’amministrare la città che riguardo la sua stessa immagine pubblica. Da evidenziare, in particolare, è l’accordo raggiunto in corsa tra la coalizione del candidato sindaco Rosario Lo Faro, persona moderata di storia sostanzialmente centrista, e la rappresentante del M5S Maria Cunsolo, consigliere uscente di opposizione molto battagliera in Consiglio comunale, che in un primo tempo si era candidata a ricoprire il ruolo di sindaco per il suo partito e che poi ha invece deciso di appoggiare appunto Lo Faro; un fatto che ha certamente rafforzato lo schieramento di quest’ultimo. Gli altri due accreditati sono Stefano Battiato, l’unico che come sempre rappresenta e in questa tornata elettorale riunisce ufficialmente la sua area politica di centro-destra, e Francesca Reale, donna di centro ed ex consigliere comunale da sempre politicamente impegnata e come detto anch’essa espressione di liste civiche. Tutti i candidati sono direttamente o indirettamente piuttosto navigati in politica, quantomeno in ambito locale; esclusa Laura Vacirca, che pur neofita della politica non ha comunque voluto rinunciare alla sua battaglia personale nel dichiarato intento di voler rinnovare il modo di amministrare. Certo, anche questo è uno slogan ormai trito e ritrito, ma se una ci crede davvero è anche legittimo provarci. Sostanzialmente con lo stesso intento si presenta anche Maria Adagio, molto attiva nel sociale, donna di sinistra che rappresenta innanzitutto un associazionismo ambientalista che si è battuto e si batte a tratti con raro piglio per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio non solo lentinesi. In più, va però aggiunto che gli unici due che possono garantire un certo grado di competenza nell’ambito della pubblica amministrazione, anche rispetto al sindaco uscente, e malgrado questi suoi cinque anni e mezzo di mandato, sono Lo Faro e Battiato. In ultimo, va sottolineato che a Lentini non si registra tuttora la stessa vivacità pubblica che c’è sempre stata nelle scorse campagne elettorali, almeno fin qui; anzi, va detto che tutto appare ancora molto riservato, per non dire coperto, trasmettendo questo clima a tratti “carbonaresco” anche ai comuni cittadini, e questo di certo non depone a favore di alcuna trasparenza.

Salvo Cultrera