PAOLO ROMANO: GIA’ CINQUE BARACCOPOLI A CASSIBILE, IL VILLAGGIO DI LATTA E’ UN FALLIMENTO
Paolo Romano, questo villaggio per gli extracomunitari a Cassibile fun-ziona?
Il villaggio come più volte precisato non è la soluzione anzi per noi è e rimane un ghetto di latta che va eliminato. Ab-biamo perso una battaglia ma la guerra è lunga. Noi abbiamo proposto delle so-luzioni tipo quelli adottate nella vici-na Ragusa dove i comuni si sono fatti carico dei migranti stagionali non co-struendo villaggi ma semplicemente uti-lizzando immobili in disuso o sequestra-ti alla mafia con notevoli risparmi ed at-tuando la cosiddetta integrazione inter-culturale. Evidentemente a Siracusa si predilige la spesa pubblica o il business alle facili soluzioni. Comunque sull’argo-mento torneremo al più presto.
Il sindaco del cga ha fatto cose tur-che per costruirlo subito ed ha fatto anche le foto davanti ai container
La cosa che più mi stupisce è stata la celerità con cui si sono adoperati e so-prattutto il non rispetto delle regole edili-zie e di PRG da noi denunciate, ma che sono state fino ad adesso completa-mente ignorate.
Insomma, è stata risolta la vicenda dei lavori stagionali o le baracco-poli ci sono sempre?
Come ho già detto prima il villaggio ghetto non è la soluzione, infatti ab-biamo censito, dopo l’apertura, cinque insediamenti abusivi di baraccopoli sparse nei dintorni del paese.
Alle aziende, al caporalato è piaciu-to il villaggio o se ne sono strafre-gati visto che il problema lo risol-vono diversamente?
Da 25 anni sentiamo slogan per “la lotta al Caporalato”, progetti milionari e annunci, ma fino ad adesso non ab-biamo mai visto un caporale arrestato o fermato, un grande mistero.
Cassibile, la comunità cassibilese oggi ha un delegato voluto dal sin-daco del cga
Cassibile Fontane Bianche da quando ha perso la sua rappresentanza democratica e istituzionale è piombato nell’oblio più assoluto. Tutto è all’abbando-no ed i servizi, di per sé già scarsi, sono stati quasi azzerati. Siamo sempre più un paese apolide figlio di nessuno. Avere un delegato è stato come acconten-tarsi del “profumo delle mollichine” . Si torni presto alla democrazia e si eleggano i riferi-menti istituzionali, così come avviene in ogni parte d’Italia.
Vi è stato detto chiaro in diverse oc-casioni che Fontane Bianche è una zona balneare di Siracusa. Come Cassibile pensate sempre all’autono-mia?
Il territorio di Cassibile Fontane Bianche ha bisogno di una visione di sviluppo e di una gestione del territorio quotidiana. E’ un territorio delle grandi possibilità di sviluppo e di crescita capace di dare e creare ricchezza e lavoro. Ma in questo modo non può dare il suo massimo. Nessuno toglie il fatto che Il territorio sia apprezzato da tutti e che sia una zono balneare che in quanto tale è patrimonio non solo dei siracusani, ma di tutto il mondo. Ma non va gettato alle ortiche ma valorizzato e gestito. Ritengo che in questo senso l’autonomia sia un vantaggio per tutti compreso anche per la città di Siracusa. Si faccia il referendum e siano i cittadini Cassibilesi e siracusani insieme a decidere, è il sale della democrazia.
Che ruolo hanno i sindacati nella vostra comuni-tà? Contano qualcosa o fanno solo politca di par-te?
I sindacati a Cassibile Fontane Bianche esi-stono solo come uffici di patronato. Non si sono mai o solo in po-chissime occasioni occupati dei problemi del paese.
Sei stato un grande amico anche politico di Granata, oggi lo sei ancora?
L’amicizia politica e personale con Fabio Granata derivano da una frequentazione venticinquennale che ci ha visto protagonisti in un periodo impor-tante della vita politica e istituzionale del ter-ritorio. Ciò detto politi-camente le nostre strade si sono divise già alla fine del primo turno elettorale delle passate amministrati-ve. Abbiamo fatto scelte diverse. Io sono rimasto coe-rente con il mio percorso politico mentre Lui ha deciso diversamente. Ritengo questa amministrazione non rappresentativa della volontà elettorale(per le note vi-cende dei brogli elettorali) e la peggiore che la storia politica siracusana possa ricordare.
Siracusa ha sei deputati grillini..
Credo che nessuno si sia mai accorto che i grillini han-no sei deputati eletti. L’uno vale uno identifica effettiva-mente la mia tesi. L’esempio più eclatante è il danno che hanno fatto alla comunità e alla democrazia parte-cipata dal basso con la legge sull’abolizione delle mu-nicipalità (guarda caso solo a Siracusa ). Come dire, Dio perdona loro perché non sanno cosa fanno.
Politicamente quali schieramenti vedi vicini alle istanze di Cassibile?
La politica o gli schieramenti politici intesi come una volta non esistono più. Oggi esiste il personalismo esa-sperato e l’ego politico che ha portato allo sfascio tota-le la gestione del territorio. Ritengo che in questo sen-so nessuno sia in grado di dare supporto alle esigenze del territorio di Cassibile Fontane Bianche anche se noi come realtà politica locale siamo organizzati come se-zione politica vecchio stile con il Gruppo di Fratelli D’i-talia, supportati sia a livello locale con il Sindaco di Avola il deputato di riferimento, e non di meno con il supporto della leader Nazionale Giorgia Meloni che più