Politica

GRADENIGO, SU DELEGA DEL CAPO, ATTACCA LA SINISTRA E LA SIAM

Intervento dell’assessore al Servizio idrico integrato, Carlo Gradenigo: «In questi giorni, nell’universo della politica siracusana, da destra a sinistra, sono in tanti a chiedere le dimissioni del sindaco parlando di programmi disattesi, spesso senza conoscere o entrare nel dettaglio i tanti progetti concreti portati avanti dall’Amministrazione. Dispiace, in particolare, che tali contestazioni provengano anche da chi ha avuto l’opportunità e la responsabilità di collaborare alla stesura del Documento unico di programmazione condiviso dalle forze politiche dell’attuale coalizione di governo. Una campagna di delegittimazione purtroppo suffragata anche da apprezzati esponenti del mondo della politica del centrosinistra che si prestano però soltanto ad alimentare malcontento e disinformazione, avvalorando le tesi di quel centrodestra che fino a ieri parlava di brogli elettorali.      «Recentemente c’è stato chi ha accusato l’Amministrazione di superficialità per aver lasciato il quartiere Borgata senza acqua a Ferragosto. È alquanto paradossale che a farlo sia proprio la stessa Siam che gestisce il servizio per conto dell’Ente, oltre che l’ex presidente Sogeas Baio, oggi attivo esponente e “portavoce” del Pd.      «Si legge nella nota diffusa alla stampa che «il Sindaco Italia e l’assessore Gradenigo hanno il dovere di dire alla cittadinanza come stanno le cose, indicando le cause del disservizio e assumendosi le responsabilità per quello che avrebbero dovuto fare e non hanno fatto», riferendosi a un progetto da oltre 250 mila euro proposto dalla Siam al Comune e che non avrebbe ottenuto il nullaosta.      «È bene ricordare che l’intero servizio idrico integrato si regge esclusivamente sulla tariffa che la società percepisce regolarmente dalle utenze cittadine e non da fondi comunali. Pertanto Siam, invece di preoccuparsi di ottimizzare il servizio e redistribuire le proprie risorse (argomento sul quale si è incentrato gran parte del lavoro per il nuovo bando pubblicato a maggio), accusa il Comune di non aver messo le mani nuovamente nelle tasche dei cittadini. Non è un caso infatti che i 500 mila euro l’anno stabiliti dall’attuale contratto, appena sufficienti a far fronte alle manutenzioni straordinarie annuali, nel nuovo bando di affidamento siano lievitati a quasi 2 milioni di euro. Bando redatto dal Comune e che, quindi, all’incirca prevede annualmente 1,5 milioni di euro in più per progettazioni, come quella della Borgata, e inserite in uno specifico programma di interventi.      «Sul piano degli investimenti, del rifacimento della rete idrica e fognaria e della relativa estensione alle zone balneari, l’unica seria via percorribile è quella rappresentata dall’entrata a regime dell’Ati e del gestore unico del servizio con il relativo piano d’ambito. Tutti strumenti utili a intercettare i fondi che il Pnrr ha stanziato per tali infrastrutture, senza i quali la città non avrà mai gli investimenti necessari.      «Piano d’ambito e gestione pubblica dell’acqua ai quali il Comune ha lavorato sodo dando il proprio fattivo contributo e inserendo tra le progettazioni da finanziare anche: l’eliminazione dello sversamento, nelle acque del Porto Grande, dei reflui trattati dal depuratore e una prima ipotesi risolutiva per il miglioramento della qualità dell’acqua distribuita. Peccato però che, tra i tanti, proprio Siam abbia contribuito a rallentare il procedimento con un ricorso al Tar avverso l’Ati e la gestione pubblica del servizio.      «Ecco perché, davanti a interessi legittimi ma contrapposti, una società privata come Siam dovrebbe esimersi dal fare politica ed impegnarsi esclusivamente nell’erogare il servizio per cui è pagata. Lo stesso dovrebbero fare anche coloro i quali, coinvolti direttamente o indirettamente con la società stessa, alimentano conflitti d’interessi lapalissiani.      «Su questo ed altri argomenti importanti per la nostra comunità, la buona politica dovrebbe dare il proprio apporto, contribuendo, in modo anche critico ma costruttivo, a portare avanti obiettivi e progetti utili alla crescita della città, spostando la discussione dai giornali a quel tavolo che il sindaco ha più volte affermato essere aperto a chi ne condivida spirito e valori al netto di ogni personalismo».

Fateci caso, l’assessore (???) Gradenigo non ha detto un quarzo! Tante parole per non dire nulla, come i peggiori politici del passato, Nicita lo avrebbe definito “un giovane nato vecchio”. E scarso, aggiungiamo noi, visto che sta cancellando l’identità siracusana senza nemmeno capirlo, parliamo di piazza Adda, di piazza Euripide etc.. Ma torniamo al punto. Manca l’acqua alla Borgata a Ferragosto? Risposta:  “nel nuovo bando di affidamento sono previsti annualmente 1,5 milioni di euro in più per progettazioni, come quella della Borgata, inserite in uno specifico programma di interventi”. Fuffa, quarzate, presa per i fondelli ai siracusani! L’acqua alla Borgata è mancata in agosto 2021 e l’assessore (???) parla di progettazioni ipotetiche per risolvere il problema nel 2031, forse. Quelli della cga hanno rotto con la Siam e il grande amore di prima non c’è più? Beh, allora niente collaborazione, niente democrazia nei rapporti e l’assessore (???) su delega del capo, che è furente su Siam, tuona “una società privata come Siam dovrebbe esimersi dal fare politica ed impegnarsi esclusivamente nell’erogare il servizio per cui è pagata”.  Insomma, un ulteriore intervento che conferma il comportamento e la qualità di sindaco e assessori imposti dal cga e cioè “incompetenti, arroganti, anche violenti nel linguaggio”.  Politicamente poi, caro assessore (???), siamo al bacio della pantofola, d’altra parte, come è noto, Gradenigo è di Lec.