Politica

ECOLOGISTI A CONVENIENZA E PRONTI ALLE BARRICATE CON I MOBILI DEGLI ALTRI

Maurizio Landieri, Siracusa è praticamente ultima in Italia per qualità della vita. Cosa è successo, perché questo disastro?

Purtroppo siamo da molti anni nelle ultime posizioni di questa classifica. Le ragioni sono sempre le stesse. Una mancanza di progettualità che va avanti da decenni. Non è una città a misura di cittadino: trasporto pubblico, fruibilità e disponibilità dei servizi essenziali, pulizia e manutenzione delle strade pubbliche. Insomma, Siracusa è bella, ma i siracusani non ci vivrebbero, questo dice quella classifica.

Nella stessa classifica il sindaco di Siracusa è precipitato all’81° posto.

Ho dato un’occhiata alla classifica. Alcuni nomi molto blasonati sono messi ancora peggio. Basti pensare che negli ultimi tre posti ci sono De Magistris, Orlando e Pogliese, ovvero i primi cittadini di Napoli, Palermo e Catania. Ma anche le sindache di Roma e Torino sono messe peggio di lui. Non è certo una consolazione, ma l’ultimo anno è stato difficilissimo per tutti ed il gradimento dei sindaci ha risentito del covid, della crisi. Francesco non è una cattiva persona, ma da lui i siracusani si aspettano un salto di qualità che la città ed i cittadini meritano.

Un giovane assessore nel giro di qualche settimana ha distrutto i ricordi di intere generazioni di siracusani, prima a piazza Adda e poi in piazza Euripide. In entrambi i siti trionfa il cemento. 

Stiamo parlando di una persona che viene dall’associazionismo, è giovane, possiamo fare lo stesso discorso fatto per il sindaco: ci aspettiamo di più, ci aspettiamo un colpo di reni, un salto di qualità.

Città con strade scassate e complessivamente sporca. Con condominii che mettono i carrelli sul suolo pubblico, coi centri di raccolta che funzionano quando possono..

Sulle strade scassate abbiamo detto: vanno sistemate, e questa non una cosa né di destra né di sinistra, sulla sporcizia lasciami dire: la differenziata non è ancora entrata in testa ai siracusani. Ho visto scene allucinanti. E, una volta tanto, fammi fare un plauso all’assessore al ramo, non so nemmeno di che partito sia, Andrea Buccheri, col quale, per lavoro, a volte mi sono rapportato, risolvendo dei problemi. Il punto è che siamo tutti ecologisti con la differenziata degli altri. Come diceva Flaiano: vogliamo fare le barricate, ma con i mobili degli altri.

C’è un sempre più inquietante ritorno alla criminalità. Le attività subiscono intimidazioni, per alcune si è passati a vie di fatto. Oggi ci sono incendi dolosi in zone appetibili.

Il controllo del territorio è fondamentale per garantire la sicurezza e la legalità. Questo coinvolge tutti, non solo le forze dell’ordine, ma anche le altre istituzioni, i semplici cittadini. Occorre acquisire la consapevolezza che lo Stato c’è, è presente e ci tutela. Solo così si potrà mettere ai margini della società l’illegalità.

Sul litorale di Ortigia ci sono escrementi in mostra il che vuol dire che ci sono scarichi abusivi o che le navi buttano dalle nostre parti, senza controlli, tutti i rifiuti organici che vogliono.

Idem come sopra. Controllo del territorio, verifiche, presenza di Enti ed Istituzioni, azione forte dei cittadini e delle associazioni per ripristinare la legalità.

Non c’è più il collegamento con barca fra Borgata e Ortigia. E dire che avrebbe un impatto enorme sui turisti.

Peccato, mi pare non ci sia più, da anni oramai, nemmeno il collegamento tra la città e Punta del Pero. Questo più che di mancanza di progettualità è proprio indice di mancanza di senso pratico. Peccato, davvero.

La Marina è diventata una piccola discarica. Certo magari c’è scarsa attenzione, ma la Tekra è pagata per ripulire, anche a ripetizione, la città. Anche qui direi colpe al 50%. Ortigia deve essere la bomboniera della città, il suo salotto buono. Ricordo di essere andato in Ortigia tempo fa, quando eravamo in zona gialla e non si poteva consumare ai tavoli, fui colpito dai bicchieri di plastica abbandonati sulle ringhiere e sui muretti vicino alla Fonte Aretusa. Una cosa vergognosa. Una cosa che se la fai in una qualunque capitale europea, ti portano subito in caserma. Poi, per carità, Ortigia merita il massimo dell’attenzione e della pulizia da parte di Tekra, ma i cittadini ed i turisti devono fare la loro parte.

Sulla gestione dei beni culturali locali continua l’intesa Comune/Curia. In sostanza il nuovo Arcivescovo si allinea al vecchio Arcivescovo.

Guarda, non ho pregiudizi né preclusioni, mi sta bene tutto, purché la cosa funzioni, purché la ricchezza della città produca ricchezza per i cittadini.

In sintesi il Comune o gestisce in prima persona o non è interessato. Parliamo anche delle proteste delle associazioni impegnate da anni contro la violenza alle donne che sono state escluse dalla cerimonia per intitolare una scuola ad Eligia e Giulia Ardita. Brutto incidente, definiamolo così, voglio sperare sia stata solo una svista, che comunque non doveva accadere.