Politica

VERA CARASI (CISL) ATTACCA: IL COMUNE VUOLE CREARE IL FOLLE GIRONE DEI PRECARI. 150 LAVORATORI A RISCHIO

Rep: “Top Network, Utilservice-Idealservice, Siam, quattro aziende e un unico filo che li lega: il precariato come scelta politica del Comune di Siracusa.” Così, il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, interviene sulle quattro vertenze aperte in città e che riguardano altrettanti appalti in proroga. “Parliamo di almeno 150 lavoratori in totale – precisa la Carasi – tutti ormai entrati in quel folle girone dei precari che l’Amministrazione comunale di Siracusa ha scelto come progetto politico per la città. La Top Network è incaricata dei servizi informatici del Comune e i contratti dei 22 lavoratori scadranno il prossimo 30 giugno, i 30 della Utilservice e i 27 della IdealService sono ancora in cassa integrazione Covid e alcuni servizi svolti da loro sono stati affidati a lavoratori fragili, gli oltre 100 lavoratori della Siam, l’azienda incaricata del servizio idrico integrato, sono in stato di agitazione contro la Gara ponte che l’Amministrazione intende bandire con una clausola sociale che non garantisce alcun futuro occupazionale.” Ad essere coinvolte tre categorie del sindacato: i metalmeccanici, i servizi e l’energia. E proprio per questo Vera Carasi ha riunito, insieme al segretario territoriale Emanuele D’Ignoti Parenti, i tre segretari generali, Angelo Sardella, Teresa Pintacorona e il reggente Sebastiano Tripoli, per stigmatizzare le scelte dell’Amministrazione comunale che continua senza freno a spezzettare gli appalti esterni creando precariato su precariato. “Se il precariato è diventato, purtroppo, condizione diffusa nel mondo del lavoro – continua Vera Carasi – non per questo possiamo accettarlo come scelta politica. La politica deve, anzi, impegnarsi per creare lavoro stabile per tutti. A Siracusa le decisioni del Comune sono già ben oltre lo spezzatino dei servizi. qui siamo ormai al brodo. Di questi lavoratori sta restando poco o nulla.” “Si sta ripetendo ciò che avviene ormai da qualche anno a questa parte quando siamo vicini alla scadenza di una proroga. – commenta Angelo Sardella, segretario generale della FIM Cisl territoriale – Invece di fare un unico affidamento si pensa a dividere ulteriormente i servizi da assicurare. Ora, secondo le ultime indiscrezioni, i lavoratori della Top Network potrebbero essere suddivisi in due settori. Una parte ai servizi informatici e l’altra alla dematerializzazione dei documenti cartacei.” “Per i servizi la situazione è molto grave – aggiunge Teresa Pintacorona, segretaria generale Fisascat Cisl provinciale – Ci sono i lavoratori della Utilservice in cassa integrazione. Abbiamo i 12 lavoratori impiegati per l’archiviazione ottica, con scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. Altri 15 che erano addetti al portierato e front office in cassa integrazione dal 1 febbraio. E in tutto questo il rischio che i prossimi bandi parcellizzino ulteriormente questi servizi che riguardano soprattutto i cittadini.” Quattro vicende che, la Cisl territoriale insieme alle categorie interessate, pone al centro di questa stagione di vertenze. “Sono vicende che rasentano il paradossale – conclude il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa – I servizi che potevano svolgere i lavoratori della Utilservice sono stati prima affidati ai cosiddetti lavoratori fragili e adesso si ipotizza un ulteriore divisione degli affidamenti. Il servizio idrico integrato continua a viaggiare di proroga in proroga e questo non aiuta a migliorare la stessa qualità del servizio resa ai cittadini.” “Inaccettabile l’atteggiamento del comune di Siracusa che a distanza di pochi anni rischia di far rivivere agli 83 lavoratori il dramma ancora vivo sulla loro pelle della perdita del posto di lavoro. – sottolinea Sebastiano Tripoli, reggente della Femca Cisl territoriale – Non accetteremo un bando che espone i lavoratori ad una roulette russa che lascia nelle mani del gestore la possibilità di fare una razionalizzazione del personale già prima di vedersi attribuito l’appalto.”