SALVATORE GALLO: IL MIO SOGNO RESTA SEMPRE QUELLO DI FARE IL SINDACO DI PALAZZOLO E DI FARLO BENE
Salvatore Gallo, da sindaco qual è il punto oggi (economia, turismo, sviluppo) su Palazzolo Acreide
Partiamo da una situazione di stallo economico che ha causato una migrazione continua di giovani a causa della mancanza di lavoro, tre anni fa avendo fatto leva dal settore turistico si stanno raccogliendo i frutti anche in atri settori, tipo l’edilizia. L’attrattiva turistica non solo ha rilanciato il settore che oggi occupa piu’ di 400 persone ma ha anche avviato l’interesse a vivere a Palazzolo Acreide. Negli ultimi mesi, in piena crisi pandemica si sono registrati numerosi atti di compravendita di immobili e progetti di ristrutturazioni edilizie. Oggi a Palazzolo Acreide si registra un’inversione di tendenza impensabile solo alcuni anni fa, il settore della ristorazione è alla ricerca di personale e con la ripartenza delle ristrutturazione edilizie si registra una notevole carenza di personale specializzato in edilizia.
La grande conquista del mio mandato è quella di aver ottenuto la ZES, Zona Economica Speciale che sarà la chiave di volta per l’occupazione e per frenare la decrescita demografica non solo per Palazzolo Acreide ma anche per tutto il territorio ibleo. Sono circa 16 gli ettari destinate a ospitare aziende per produrre e dare lavoro in un regime defiscalizzato.
Palazzolo da sempre è molto amata da tutta la comunità siracusana. Si mangia bene, si compra carne e salsiccia da favola, c’è la pasticceria raffinata, ma qualcosa manca…la pandemia ha influito anche sull’appeal palazzolese?
La pandemia oltre ad essere una catastrofe mondiale ci ha privato delle abitudini più elementari, ci ha tolto la libertà di uscire da casa, di andare a cena con gli amici o di mangiarci a nostro piacimento una specialità in una delle pasticcerie palazzolesi. Palazzolo Acreide è Siracusa, a Palazzolo sono mancati gli amici Siracusani.
Riteniamo che la scelta personale pro Lega sia ottima per aumentare le possibilità di crescita di Palazzolo. Con la Lega aumentano le possibilità di finanziamenti, di interlocutori regionali e nazionali meno disattenti ai problemi di casa nostra, ma oggi sembra che anche nella Lega siracusana ci siano problemi. Con la consueta chiarezza cosa dici al riguardo?
La mia elezione a Sindaco è ancorata al movimento civico Uniamo Palazzolo, al quale rimango fortemente ancorato, aver delineato la mia appartenenza al Centro Destra con una forte connotazione a supporto del Governo regionale del Presidente Musumeci, ha destato non poche polemiche. Un Sindaco è di tutti e per tutti, ma per governare bene della politica non si può fare a meno.
Non abbiamo sentito notizie per gli spettacoli dell’Inda giovani che dovrebbe svolgersi nel vostro teatro greco come da tradizione
La pandemia ci ha fermati nel 2019 al XXV festival del Teatro Classico Giovani, speriamo di ripartire nel 2022 e ospitare ad Akrai i giovani di tutto il mondo. Akrai e il suo teatro Greco sono parte integrante dell’INDA, negli ultimi tempi però forse a causa del Covid il CdA dell’INDA e il sovrintendente Calbi preferiscono parlare e programmare solo con il Sindaco di Siracusa.
Per il turismo Avola è in crescita, Noto è Noto, Marzamemi ha le sue manifestazioni e il suo fascino. Palazzolo forse risente la mancanza di un deputato di riferimento?
I sindaci sono punto di riferimento di una comunità, i deputati soprattutto quelli attuali che rappresentano la provincia di Siracusa hanno dimostrato e dimostrano tutti i giorni la loro assenza e inutilità. Nessun supporto nessuna presenza nei momenti difficilissimi della pandemia se non per qualche momento sporadico di passerella. Un sindaco deputato? Potrebbe essere un ottimo mix a beneficio di un comprensorio.
Sindaco Gallo, ci sono le Regionali che hanno mandato in fibrillazione già molti politici siracusani. Senti anche tu queste sirene?
Nessuna fibrillazione e sirene, sono molto appassionato nel mio lavoro di Sindaco, riuscire a realizzare a concretizzare anche in momenti difficili è la cosa che mi appaga più di ogni altra
C’è anche una campagna elettorale defilata che riguarda il presidente del Libero Consorzio di Siracusa. Sei in lizza o non credi molto a queste elezioni senza il voto dei cittadini?
Le Elezioni a Presidente del Libero Consorzio o fare parte della Giunta di un Ente in dissesto finanziario e distrutto dalla soppressione delle Province voluta da Crocetta, penso che interessi a pochi.
Sarà arduo per chiunque presiedere un Ente carico di anomalie senza che prima vengano risolti i problemi con una riforma regionale che assicuri il ripianamento dei debiti pregressi e le nuove poste in bilancio per assicurare le funzioni e le competenze del futuro Libero Consorzio.
Pensare poi che con le elezioni di secondo livello un sindaco o dei sindaci già carichi dei problemi dei loro comuni, possano risollevare le sorti dei Liberi Consorzi siciliani, mi viene difficile.
Qual è il tuo progetto da sognatore per Palazzolo. Cosa vorresti riuscire a realizzare?
Nulla di straordinario, rispetto a quello che possa sognare un padre, una madre un fratello, un amico.
Promuovere le condizioni per far restare i giovani e che questi si possano creare le loro famiglie e avere bambini. Vedere tanti bambini giocare e correre nelle piazze e alla villa. Dove si nasce c’è vita e si genera vita.
E il tuo personale progetto politico qual è? Fuori dai denti?
L’ho detto ! Fare il Sindaco e farlo bene. Un progetto si inizia e si finisce conseguendo risultati. Sono e siamo entusiasti assieme ai consiglieri di Uniamo Palazzolo dei risultati ottenuti in questi tre anni di nostra amministrazione. E poi non lo dico io, lo dicono le persone che vivono e frequentano Palazzolo, il paese cambia in bene ogni giorno e a vista d’occhio. Questo mi dicono.
La verità, non è solo colpa della pandemia, abbiamo politici scarsi, di quarta/quinta fila, che riescono al massimo a pensare alla loro ricca indennità..
I politici di oggi? ringrazio Iddio di avermi dato la fortuna di nascere nel 1965 e vivere a cavallo tra prima seconda e terza Repubblica, ma soprattutto di aver vissuto gli anni quando a Siracusa e provincia c’erano i cosiddetti cavalli di razza. Giovanni Nigro, Carlo Giuliano, Foti, Nicita, Fausto Spagna e tanti altri magari meno purosangue ma comunque di sangue nobile, estremamente nobile. Solo a pensare quei tempi e paragonarli a oggi mi viene da piangere.