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EMANUELE ROMEO: SIRACUSA IMPOVERITA E DEGRADATA, CON FUOCHI D’ARTIFICIO DI NOTTE, COME IN UNA SCAMPIA DI PERIFERIA

Emanuele Romeo, ho sempre pensato che non saresti rimasto a Siracusa.  Il tuo spirito e il tuo sentire non si adattano a questa città.
Quello che mi ha permesso di restare a Siracusa è stata la possibilità, che ho sempre avuto,  di poter viaggiare moltissimo, per lavoro o per svago. Siracusa va presa a piccole dosi. Oggi la vivo sempre meno, trascorro lunghi periodi altrove, e quando sono in città riduco  all’essenziale le mie frequentazioni. Le sterili iniziative pubbliche non mi interessano, ho ritirato la mia adesione da associazioni culturali e da club service e ti assicuro che vivo molto meglio. L’unica cosa che purtroppo non riesco a evitare, quando inevitabilmente devo spostarmi in città, è il profondo degrado in cui versa Siracusa. Strade assolutamente impraticabili che costringono, quando possibile, a improbabili slalom. Negozi chiusi, saracinesche abbassate,  cartelli ‘Vendesi’ o ‘Affittasi’ ovunque. Un’immagine veramente desolante della città. E non mi si dica che è conseguenza del Covid, in quanto è così da anni. Potrei andare avanti ma mi fermo qui. Siracusa non può soltanto essere 2700 anni di Storia, deve essere una città decorosa e rispettosa della dignità dei suoi abitanti. La qualità della vita qui è un valore astratto.

Estate siracusana dell’anno di grazia 2021. Come sarà questa estate post pandemia?  I traumi sono appena iniziati o sono già finiti? 

Purtroppo non credo che siano finiti e questo a causa dei comportamenti idioti e irresponsabili di tanta gente. Per quanto mi riguarda, il delirio che vedo per un aperitivo o una pizza, può aspettare. Certe cose vanno godute in assoluta serenità, serenità che adesso non c’è. Se definiamo libertà un aperitivo o una pizza, evidentemente ci accontentiamo di poco. La libertà è ben altro! 

Ci siamo ritrovati insieme a protestare contro Garozzo e Italia davanti al municipio. Garozzo ha fatto il sindaco nonostante firme false, Italia è il sindaco del cga nonostante i brogli elettorali.

I tempi delle barricate per me sono finiti. A 16 anni manifestavamo per i nostri diritti, perché credevamo in certi ideali. Ho smesso di farlo perché ho capito che non cambia niente. Dopotutto Siracusa ha quello che si merita. 

In otto anni di Garozzo e Italia Siracusa ha perso finanziamenti per oltre 500 milioni e anche oggi siamo l’unica provincia siciliana che, coi finanziamenti a pioggia della Regione, non becca un euro per l’edilizia scolastica. Insomma, dilettanti allo sbaraglio.

I siracusani li hanno voluti….auguri. 

Non sei più l’editore illuminato, hai lasciato. Colpa della crisi o hai semplicemente perso la passione?

Non mi divertivo più. Il contatto con la gente non mi gratificava più, mi disturbava la pochezza mentale di tanti. Ho vissuto tutta la mia vita spinto da passioni intense che non mi hanno mai abbandonato, compresa quella di editore, attività che ho svolto per 30 anni, durante i quali ho pubblicato 300 libri. Ma ho deciso di dare più spazio ad altre passioni che mi hanno sempre accompagnato, come il collezionismo di arte e di design. 

La tua famiglia ha donato il museo del cinema al Comune. Un atto di amore per Siracusa senza alcun dubbio. Visto quello che è successo con altre donazioni (Monteforte, Reimann, etc.) non era meglio fare una donazione fuori le mura? 

In realtà dei tentativi ci sono stati e precisamente con Noto e con Taormina, ma non furono date le dovute garanzie. Questo dopo un precedente tentativo del 2017 di donare il Museo, nella sua completezza, al Comune di Siracusa, andato inspiegabilmente in fumo. A questo punto mio padre ha iniziato a vendere gli oggetti nel mercato antiquario, per poi proporre nuovamente la donazione al Comune. Non so se sia stata una buona idea. 

Un po’ di gossip. Sei stato, anzi sei un bellissimo siracusano. Il tuo fisico, il tuo aspetto,  sono stati importanti? O magari avresti preferito evitare di essere al centro di sguardi curiosi e penetranti? 

Non nascondo che l’aspetto ha facilitato il mio rapporto con le donne, ma ovviamente subentravano altre componenti. Con gli uomini il discorso è stato diverso, in quanto puntualmente veniva fuori una sorta di diffidenza causata dall’invidia e dalla gelosia. Purtroppo ho verificato questo anche con persone a me molto vicine. Questo non è invece avvenuto con uomini di altissimo livello che mi hanno onorato della loro amicizia e con cui ho avuto uno splendido rapporto, come Enrico Di Luciano. In definitiva, il complimento che ricevevo per il colore degli occhi dal mondo femminile, non valeva di certo quanto quello spassionato ricevuto dal mio stesso sesso.  Strano ma vero! 

Facciamo al teatro comunale una grande biblioteca dedicata interamente a Siracusa e progettiamo un teatro meno “sbagliato” di quello che è arrivato fino a noi. Un concorso di idee e tanta voglia di fare.

Rebus sic stantibus…….non vedo un grande futuro per il teatro comunale.

Con Calogero Rizzuto c’erano grandi prospettive per il Parco Archeologico di Siracusa. Oggi illuminiamo pietre ricche di storia come un casinò di Dubai. Cosa fa l’attuale governance del Parco? Come si possono subire questi squallori culturali?

Tutto questo è perfettamente in linea con l’impoverimento sociale e culturale di Siracusa. A Siracusa non mi sorprendo più di nulla, neanche dei fuochi d’artificio sparati la notte come fossimo in una Scampia di periferia. E nessuno fa niente. Vergogna!

Un motivo, un solo motivo per cui Siracusa e i siracusani dovrebbero essere ottimisti per il futuro?

NESSUN MOTIVO.