Politica

ATTACCA SAVE VILLA REIMANN: LA CASA DEL CUSTODE E’ IL SIMBOLO DELLA STRAFOTTENZA DI ITALIA E GRANATA

Dice Fabio Granata, vice podestà del podestà del cga, dopo le foto pubblicate sulla casa del custode della Reimann, foto che hanno scandalizzato e indignato l’opinione pubblica siracusana, visto che la villetta in questione è ridotta praticamente a un letamaio: Ancora una volta ci troviamo di fronte a polemiche pretestuose e fondate solo sul pregiudizio nei confronti della nostra azione amministrativa. Ho come l’impressione che, non potendo più attaccare l’amministrazione su Villa Reimann, visto che negli ultimi 3 anni è stata del tutto rigenerata e ristrutturata, con importanti lavori e con la ricollocazione, dopo oltre 25, di arredi, quadri, archivi e libri che erano tristemente custoditi in magazzini e visto che abbiamo inserito nel bilancio del Comune una voce stabile di 25 mila euro per manutenzioni attraverso le quali stiamo iniziando il recupero degli infissi e di altri parti dello stabile e dell’auditorium, ora si prova a riproporre le polemiche sulla Casa del custode, costruzione fatiscente facente parte della donazione ma che con la Villa non c’entra nulla. Abbiamo già inserito, con il parere positivo del Comitato dei Garanti – annuncia Granata – la Casa del Custode in un bando in via di pubblicazione con il quale selezioneremo l’associazione che daranno disponibilità per il recupero. Save Reimann potrà ovviamente partecipare, e ha già avuto notificato il verbale della nostra decisione.L’aver cambiato nome da “Save Reimann” a “Reimann” da parte della associazione autrice, come sempre, della polemica, rappresenta peraltro una dimostrazione plastica di come anche la loro ragione sociale sia cambiata, grazie alla nostra azione: non c’è più nulla da salvare ma da contribuire a meglio valorizzare. E su questo siamo disponibilissimi alla collaborazione, a iniziare proprio dalla Casa del Custode”.

Puntuale e illuminante sullo vero stato delle cose  la replica di Save Villa Reimann:

In riferimento alle dichiarazioni apparse sui mezzi di informazione che per comodità riportiamo evidenziate in rosso Save villa Reimann conferma che l’unica cosa che sa fare bene questo delegato pro-tempore del Sindaco alla rubrica della Cultura, è arrampicarsi sugli specchi di una situazione di forte degrado che anche ai bambini appare chiarissima.

1° Chiama pretestuosa la vandalizzazione della casa del Custode che è a sua conoscenza da due anni ed a conoscenza del Sindaco da 7 anni.

2° Se il delegato leggesse effettivamente quello che i Cittadini scrivono capirebbe senza alcuno sforzo che una Amministrazione che non risponde ancora ad una istanza del 12 gennaio 2021 non può beneficiare della nostra benevolenza.

3° Il delegato alla cultura dichiara che Villa Reimann è completamente risanata e rigenerata. Sicuramente non ha mai visto i distacchi della struttura in muratura, l’intonaco delle facciate fortemente ammalorato, la presenza delle termiti, gli infissi che cadono a pezzi, i servizi fatiscenti, lesioni importanti dei muri, le tubature di scarico che sversano per ogni dove, le erme e le colonnine in degrado avanzato, la presenza di amianto mai rimosso, la panchina ovale in pietra  distrutta, il gazebo in legno inaccessibile e che crolla pezzo a pezzo, le perdite d’acqua continue e tante altre situazioni segnalate da Save Villa Reimann e mai attenzionate dall’Amministrazione Comunale come il degrado pluriennale della casa del Custode abbondantemente dimostra.

4° il delegato pro tempore afferma in modo spregiudicato che Save Villa Reimann “prova a riproporre le polemiche sulla Casa del custode, costruzione fatiscente facente parte della donazione ma che con la Villa non c’entra nulla”. Questa affermazione fa capire semmai ce ne fosse bisogno che il delegato non ha mai letto il testamento di donazione della Casa del Custode che afferma invece esattamente il contrario di quello che lui sostiene in probabile malafede. Giustifichi invece perché ha tenuto questa struttura in condizioni miserevoli nonostante l’abbia destinata all’utilizzo dell’Università Kore di Enna che giustamente ne pretendevano l’ampia agibilità.

 5° Il delegato afferma inopinatamente per far apparire pretestuosa la battaglia di civiltà contro la strafottenza e le tante bugie che registriamo giornalmente verso il lascito della Villa e che ci vengono propinate per renderle verosimili alla verità che Save Villa Reimann ha avuto notificato il verbale delle sue decisioni.  Se come notifica si riferisce all’anonimo verbale della riunione svolta addirittura un mese fa e che è stato recapitato ieri stamattina per mail da un impiegato del Comune senza alcuna intestazione o firma lo può utilizzare per altro uso perché le decisioni assunte sono fatte apposta per dilazionare la problematica sine die. Diversamente può rendersi utile avvisando il Sindaco, destinatario della nostra Istanza, di rispondere stesso mezzo alle Pec inviategli da Save Villa Reimann, affinché le decisioni vengano portate a conoscenza di tutte le Autorità coinvolte, giusto le volontà testamentarie della Reimann.

6° Sorvoliamo sul fatto che il delegato ironizzi sul cambio di oggetto sociale di Save Villa Reimann a favore di una associazione di cui non ricorda neanche la giusta denominazione dato che ciò non risponde al vero. Invece ci preme sottolineare la sua personale decisione di inserire, guarda caso, proprio la Casa del Custode in un bando in via di pubblicazione mentre per altre assegnazioni, come è noto, si è proceduto in modo informale o amichevole che dir si voglia.  

Di queste parole del delegato pro tempore alla cultura  non sappiamo che farcene.

Save Villa Reimann

Lo Iacono Marcello