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“PRIMA I SIRACUSANI, PRIMA CASSIBILE”. GLI AMMINISTRATORI DEL CGA PENSANO SOLO AGLI EXTRACOMUNITARI. CGIL CON BANDIERE ROSSE CACCIATA DAI CASSIBILESI

Prima i siracusani, prima Cassibile! E’ questo il grido che è arrivato da più parti stamattina per il nullismo dell’amministrazione comunale del cga e naturalmente del sindaco del cga. Come abbiamo già riferito nei vari aggiornamenti, stamattina è successo di tutto. Un Comune nullista che in 8 anni ha distrutto Siracusa senza essere capace di far nulla, improvvisamente diventa un comune rapido, operativo e virtuoso per costruire un campo per gli extracomunitari. Di forza, senza ascoltare i cittadini. Senza confrontarsi nemmeno dopo una petizione con mille firme. E lo fa a Cassibile, proprio al centro del Paese, una palese provocazione visto che a Cassibile mancano tutti i servizi e chi amministra invece di asfaltare strade, mettere il metano, illuminare le stesse strade, si dedica anima e corpo ad un campo che certamente non servirà a risolvere il problema dei migranti, anzi. Ma il governo dei sinistri è d’accordo, anzi spinge, la Regione ci vede il suo interesse e si accoda, insomma un business, che più avanti emergerà nella sua interezza, si spaccia per aiuto ai migranti che lavorano nella nostra terra. Anche a Siracusa si capisce il giochetto e fioccano le proteste, il fermi tutti, ma il sindaco del cga che ha ridotto il capoluogo con le strade di Beirut dopo i bombardamenti e la meravigliosa Ortigia ad uno sporco bordello, da quell’orecchio non ci sente. Per gli extracomunitari utilizza stabili comunali, fa sportelli, promuove assunzioni, il tutto sempre nel cerchio magico. I fondi per i migranti ci sono e conviene sfruttarli. E i siracusani? Di quello che pensano i siracusani lo stesso Italia ha già detto pubblicamente che non gli può fregare di meno. Non lo amano? Poco male, lui ha una splendida vita privata. Insomma, nullismo assoluto per Siracusa e Cassibile, velocità di Formula Uno per gli extracomunitari. Campo con 80 posti per extracomunitari in regola (vedremo, ma ne dubitiamo assai) e gli altri 500 dove finiranno? Nella nuova baraccopoli? E’ così, ma gli amministratori del cga fanno finta di ignorarlo. Stamattina, dicevamo, un macello. C’è la protesta dei cassibilesi, autorizzata, davanti all’ingresso del campo migranti. C’è tanta rabbia, ma tutto resta sempre in termini di assoluta civiltà. Ma c’è l’incidente. Arrivano alcuni esponenti della Cgil con  le bandiere rosse, loro sono contro i cassibilesi e d’accordo per il campo. Scoppia un acceso diverbio e solo grazie alle forze dell’ordine non si arriva allo scontro fisico. Subito un comunicato del segretario della Cgil che definisce facinorosi i Cassibilesi e un oltraggio l’allontanamento della Cgil. C’è anche il comunicato di Art1: “E’ un fatto di gravità inaudita che offende  l’intera comunità democratica e antifascista  siracusana e  alle Istituzioni che hanno organizzato l’evento il compito di  spiegare come e perché è successo. Le forze dell’ordine sono intervenute per evitare che la situazione degenerasse  invitando proprio il sindacato  ad andare via perché la loro presenza non era autorizzata”. Quindi spiegazione semplice semplice. La Cgil non si può presentare con le bandiere rosse in una manifestazione in corso dove la sua presenza non è stata autorizzata. Punto. Agghiacciante infine l’assessore comunale, Rita Gentile. “Il campo di contrada Palazzo traccia una strada – dice -. È necessario che il dialogo fra le parti continui e sia sempre più orientato alla ricerca di forme stabili di accoglienza diffusa”. Insomma, il Comune di Siracusa si dedica all’accoglienza degli extracomunitari in maniera definitiva e stabile. Se c’era qualche residuo dubbio, al sindaco e agli assessori del cga dei siracusani e dei cassibilesi non gli frega una mazza. Insomma, un’amministrazione in carica con brogli elettorali accertati che hanno alterato il voto nelle varie sezioni elettorali, decide di mandare affa..lo tutta la città in maniera definitiva. Loro sono sinistri e fanno quello che vogliono, hanno tutto in mano, senza consiglio comunale, senza un commissario presente che si legge le carte. Allora, decidono di mettere Siracusa a ferro e fuoco e nessuno dice nulla? Sembra assurdo ma siamo proprio in questa condizione. Non basta il grido “Prima i siracusani, prima Cassibile”, ci vuole subito una forte e sacrosanta indignazione della società civile di cui da tempo i sinistri, com’è evidente, non fanno parte.