Politica

ALESSANDRO ZAPPALA’: INVIDIO L’ATTUALE SINDACO CHE SEMBRA ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Alessandro Zappalà, siamo ad aprile del 2021, Siracusa è in degrado, triste..

Salvo amico mio, questa città sembra negare a se stessa la sua vera funzione che sarebbe quella di regalare bellezza, e nella bellezza instillare armonia. I siracusani dicono di amare la loro città ma non è vero! Vedi la classe politica? Non solo oggi, ma da sempre stuprano Siracusa, e Siracusa li ripaga, malgrado tutto, regalando una bellezza negata. Invidio l’attuale Sindaco che sembra “Alice nel paese delle meraviglie”. Lui nella sua immensa anomalia istituzionale potrebbe radicalmente cambiare in meglio il profilo di Siracusa, perché gioca una partita in cui non ha avversari, l’opposizione è solo teorica, ma si limita ad imitare Alice..

Che idea ti sei fatto sui brogli elettorali dopo il tar, il cga e le conclusioni della Procura di Siracusa?

Penso che l’attuale amministrazione si dovrebbe dimettere per ridare valore al voto dei Siracusani. Penso che in questa città Platone scrisse il DE REPUBLICA, e in questa città come spesso accade viene negata la democrazia in cambio di demagogia.

Abbiamo visto Garozzo sindaco con Italia vice sindaco e oggi Italia sindaco con Coppa vice. Pensavi che in otto anni avrebbero oggettivamente massacrato la città?

No, pensavo che entrambi avessero avuto gli strumenti per risollevare Siracusa. Invece hanno brillato per la loro vaghezza e irrisolutezza. Te l’ho già detto prima! Mi aspettavo una rivoluzione culturale, una nuova primavera sociale. Invece nulla, anzi peggio. Credo fortemente che, Italia tuttavia non abbia grandi colpe. La colpa maggiore è dell’opinione pubblica prona e lasciva, sostanzialmente assente. Il vero cancro di questa città non è la politica, in quanto tale, ma la borghesia benpensante. La borghesia di questa città è intollerabile perché vive di qualunquismo. Italia, Garozzo? Nuovi? “A ridatece er puzzone!”

Firme false, mostre farlocche, strade scassate e strette oggi ancora più strette per strisce che vorrebbero essere ciclabili, la strada principale della Pizzuta al buio, la Teckra che interrompe i servizi quando vuole, le proroghe seriali alla Siam, l’inquinamento, l’assenza totale sull’emergenza pandemia, l’assenza totale sul nuovo ospedale.. insomma un disastro?

Non mi imbeccare le risposte, Salvo il vero problema è alla radice. Chi attualmente svolge il ruolo di decisore, è fuori quadro. Non c’è una visione della città, un progetto vero! Solo parole al vento, e inevitabilmente la città va a scatafascio. Non mi piaceva il consiglio comunale di prima, ma rappresentava un argine, un alveo in cui fare confluire il pensiero della città, rappresentava un doveroso esercizio di democrazia. Poi c’è da dire che il Comune di Siracusa non ha più un quadro dirigente degno di questa definizione e per forza di cose, il Comune è diventato un luogo metafisico, non il luogo della gestione della città.  

Alessandro Zappalà, teatro comunale chiuso anche dalla pandemia, ma ci sarebbero mille occasioni per l’utilizzo secondo le regole, ma forse è solo un giocattolo per Italia/Granata..

Sai bene che ho avuto anni fa un ruolo importante a Siracusa come animatore della cultura della città e quindi tocchi delle corde che sono per me assai sensibili. Per me il teatro Comunale doveva diventare una sorta di Public Company della cultura cittadina, e non solo il luogo in cui rappresentare opere teatrali o musicali. Il teatro doveva diventare la casa della cultura ben distinta dall’INDA, perché non è opportuno creare un monopolio culturale. Ma tutte le buone occasioni sono sempre sprecate. La mentalità soverchiante è quella di ridurre tutto a “roba” e quindi anche la gestione della cultura, inevitabilmente, si riduce ad  essere la “roba” di qualcuno….

Una gestione dei beni alimentari con procedure contorte che hanno consentito anche di chiedere compilazioni di moduli a pagamento. Gli asili nido comunali  due anni fermi, partiti in ritardo e dimezzati e quelli avviati già con problemi..

Vedi, la politica a favore delle categorie più fragili o svantaggiate è sempre stata il primato di una certa sinistra che aveva una visione sociale molto radicata tra la gente. Ma questa pseudo sinistra che ci governa, insieme ad un certo ambientalismo d’accatto che “piace alla gente che piace”, ha perso di vista ciò che veramente opprime la città. Non svolgono più alcuna funzione di ascolto, e quindi i bambini, i bisognosi, gli ultimi sono per loro diventati invisibili. E i loro problemi eludibili. 

Oggi siamo senza Consiglio comunale e sindaco attento e pronto a fare battaglie per non far rientrare i consiglieri. Insomma, siamo con nove persone chiuse nel palazzo che fanno quello che quarzo vogliono e comunicano solo a cose fatte.

E’ terribile e inaccettabile! Ma i siracusani sono altrove, forse in eterna vacanza! Il ceto benpensante di questa città dorme, ed è un sonno che sa di morte civile.

La città è ultima tra gli ultimi, ma non vedo nessuno che si strappa le vesti come Caifa nella Sinagoga.Io sono vecchio ormai e ho avuto la fortuna nella mia vita di conoscere persone illustri come Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura. Non so per quale motivo Quasimodo avesse una avversione per la gente di Siracusa. Lo zio Totò (cosi lo chiamavo quando lo incontravo) m’ebbe a dire un giorno che:” tutti i popoli nascono con una anelito di libertà, tranne il popolo siracusano che invece si sogna un padrone”. Verità sconvolgente, forse siamo in attesa supina di un nuovo Tiranno, perché Siracusa ama i Tiranni.

Vogliamo dire che a Siracusa la democrazia rappresentativa non esiste più? Insomma, qual è il futuro di Siracusa?

Il futuro di Siracusa certamente non è più il polo petrolchimico che sono convinto dovrà presto essere dismesso, anche perché gli attuali padroni maggiori, i russi, non hanno più interessi nella nostra area geopolitica. Mi auguro che si smetta di vedere Siracusa come una città ORTIGIACENTRICA, perché si rischia di fare diventare la città una grande periferia di Ortigia. Non ho chiaro cosa la deputazione Siracusana abbia deciso di proporre per il prossimo RECOVERY plan, di Draghi: forse nulla!! Ho conosciuto di recente a Siracusa Mike Jagger (un mio vecchio grande idolo)  e mi sono chiesto che forse si trovasse a Siracusa per preparare la sua candidatura a Sindaco. E allora, mi auguro che se un Tiranno è destino debba governare Siracusa, che sia un “tiranno buono” e illuminato, che ami veramente Siracusa. Magari un tiranno del Rock…