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PEPPE GERMANO: I DEPUTATI REGIONALI? NON POTREBBERO GESTIRE NEMMENO IL CONDOMINIO DOVE ABITANO

Peppe Germano, partiamo dal centro destra che non c’è. Parlo di quello di Siracusa addormentato e rassegnato davanti al nullismo di un sindaco che di fatto è podestà non avendo nemmeno il Consiglio comunale a controllarlo

La risposta, come spesso capita, sta già nella tua domanda. Il centrodestra, come lo conoscevamo, non esiste più. Diciamo che ad oggi é un “essere” che appare 5/6 mesi prima di una competizione elettorale per poi abdicare subito dopo. 

La vicenda dello scioglimento del Consiglio comunale, pilotata malissimo da esponenti del centrodestra ha avuto il risultato nefasto di azzerare la politica in città e consegnare la golden share al sindaco Italia. 

L’azione dell’amministrazione, a mio avviso, non ha tratto vantaggio dallo scioglimento del Consiglio. 

Insomma per farla breve ne esce penalizzata l’intera città. 

La Lega dalle nostre parti si sta dando un gran da fare. Quello di Vinciullo è un  colpaccio che potrebbe anche scompaginare gli equilibri politici a livello provinciale

La Lega, dopo la prima fase, gestita dal Commissario Candiani che, aveva come mission quella di evitare il radicamento territoriale, con l’arrivo dell’ottimo Minardo ha cambiato pelle e sta cercando di fare politica partendo dai territori. L’ingresso di Vinciullo é certamente di grande rilevanza, sia politica che elettorale. Enzo Vinciullo o che si candidi a sinistra, come alle scorse regionali, o a destra con la Lega, porta in dote con se un bagaglio non indifferente, sia in termini di idee sia in termini di voti. Gli faccio i miei in bocca al lupo per questa nuova sfida. 

Che ne pensi dei sindaci siracusani che si son o incontrati col segretario regionale della Lega,  Minardo. Qualcuno ha azzardato una smentita dicendo di non aver aderito, ma poi non ha smentito l’incontro che c’è stato. Insomma, che succede?

Con alcuni di quei sindaci abbiamo contatti frequenti e cordiali, se l’incontro c’è stato non ci vedo nulla di oltraggioso, però la smentita credo abbia, per il momento chiuso la partita. Certamente le elezioni regionali sono più vicine di come si possa immaginare e gli spostamenti, sia tattici che strategici, sono già partiti. 

Il tuo Cantiere Popolare è movimentista da un bel pezzo a Siracusa e provincia. Ma quali sono le vostre possibili alleanze in vista di importanti scadenze elettorali? Da che parte state?

Cantiere Popolare è stato leale sostenitore del Presidente Musumeci ed ha contributo in maniera determinante alla vittoria della coalizione di centrodestra. L’evoluzione del quadro politico, nazionale e regionale, credo che imponga alla nostra comunità politica di concentrare ogni sforzo nel rafforzare il quadro moderato, coinvolgendo tutti i partiti e le liste che credono che non si possano lasciare agli estremi delle coalizioni le leadership per guidare i processi fondamentali che ci aspettando nei prossimi mesi/anni. Stiamo continuando a strutturarci in ogni comune e abbiamo lanciato, assieme ad altri soggetti, la carta dei valori dei moderati con sotto 100 firme, tra cui la mia, per rilanciare il cantiere dei moderati. 

Mi auguro che il prossimo Presidente della Regione Siciliana possa essere espressione di questa parte politica. 

Il giovane sindaco di Floridia è renziano o “gioca” al tutto mi vogliono in vista di posizionarsi meglio?

Conosco bene il sindaco Marco Carianni ed è innegabile che il gruppo di Italia Viva abbia molto contributo alla sua elezione ma che io sappia non ha mai preso la tessera di un partito. È molto giovane ma non ha bisogno di consigli, quando e se, deciderà di entrare in un partito lo farà a testa alta e dall’ingresso principale. 

Peppe Germano, ricordo che Di Mare, attuale sindaco di Augusta, quando faceva l’opposizione mandava un comunicato al giorno. Oggi, da primo cittadino, sembra appassito..

Ho avuto la fortuna di amministrare ma anche di stare all’opposizione, sono due ruoli molto diversi ed anche l’atteggiamento con la stampa cambia. Credo che non si possa ancora giudicare. Il primo anno lo si deve concedere. Sospendiamo il giudizio ne riparliamo più avanti. 

Parliamo degli attuali deputati nazionali siracusani. Un giudizio politico?

Su due piedi ho difficoltà pure a ricordarmi i nomi. Con le dovute eccezioni, possiamo dire, senza timore di smentita che, quando tra due anni si tornerà a votare, non ne sentiremo la mancanza. Sono totalmente assenti, quali vantaggi per il territorio? 

E quelli regionali?

Dico che in un mondo normale, alcuni di loro, non potrebbero gestire nemmeno il condominio dove abitano. Purtroppo, ad oggi, il livello si è talmente abbassato che tutti possono ambire a fare tutto. Devo dire che ad ogni modo, siccome non è nella mia cultura politica buttare l’acqua sporca assieme al bambino, posso dire che giudico positivamente i tre anni di assessorato regionale all’Agricoltura di Edy Bandiera e apprezzo anche le battaglie di Giovanni Cafeo. 

Quali sono i soggetti politici interessanti che stanno emergendo in questa difficile fase della vita provinciale?

Diciamo che i “Cannata” cercano di espandere la propria influenza su molti comuni della provincia e saranno importanti le prossime elezioni amministrative di primavera per comprendere ancor meglio i movimenti di alcuni gruppi politici. 

Un sindaco che credo si stia distinguendo è Carta di Melilli ma anche Giansiracusa di Ferla. In questa pandemia c’è stata una sovraesposizione mediatica dei primi cittadini e questo ha fatto emergere alcune eccellenze ma allo stesso tempo ha messo in mostra alcuni soggetti totalmente inadeguati a gestire le istituzioni. 

L’Asp ha ben gestito la pandemia? Poteva fare meglio?

Credo che certamente si poteva fare meglio. Parlo per l’intera Italia, é sotto gli occhi di tutti che non eravamo pronti a gestire una pandemia. Basta pensare che il piano anti pandemia risale al 2006.

Per quanto riguarda l’Asp di Siracusa credo che si è fatto ciò che fosse possibile. La direzione sanitaria è sempre stata attenta al territorio e credo abbia agito con scrupolo e coscienza. Speriamo di uscire presto da questo tunnel e che questa esperienza negativa possa servire da monito per i nostri governanti nel comprendere quanto importante sia spendere bene i soldi nella sanità. Con il recovery found arriveranno tantissimi denari che, una classe politica attenta, potrebbe rifondare su basi solide la nostra Italia e ridurre il gap tra il mezzogiorno ed il resto d’Europa. Speriamo bene.