NASCE NEL 1907 IL PRIMO LOCALE CINEMATOGRAFICO DI SIRACUSA
Purtroppo non si hanno notizie certe sulle date delle prime sale cinematografiche di Siracusa.
Solo il riferimento di due locandine pubblicitarie datate 1907 ci da delle indicazioni su un CINEMATOGRAFO CENTRALE, ubicato in Via Minerva e di un “Cinematografo Filiale di Palermo” EDISON SAAL diretto dal Cav. Li greci. Una locandina datata 1908 fa riferimento invece al CINEMATOGRAFO SAVOIA ubicato in Via Cavour all’altezza di Via Gemmellaro.
Notizie più certe si hanno invece dagli anni ’20 in poi.
In Via Amalfitania, esisteva una sala cinematografica dei Fratelli Puretti (ce ne sfugge il nome) che fu in attività solo per pochi anni e poi venne trasformata in sala da biliardo.
Nel palazzo Francica Nava di Via Landolina (angolo Piazza Duomo) sorse invece il CINEMA IDEAL, con sala e piccola tribuna, gestito dal Cav. Santi D’Aquino.
La sala si chiamò nel tempo prima CENTRALE, poi ARISTON, poi 2000 e per ultimo SALAMANDRA.
Su Via Maestranza hanno inciso nel tempo tre sale cinematografiche l’ARETUSA saletta con poco più di cento posti, il cinema GIUDECCA poi SALETTA (che fu gestita anche da Alfredo Vaccaro, anima per decenni dell’Opera dei Pupi ) anch’essa molto piccola e il CINEMA OLIMPIA.
Il Cinema Olimpia era di proprietà dei fratelli Minniti, fornai in Via Matteotti, la gestione fu dei soci Scimò e Di Natale e la direzione venne affidata al Cav. Santuccio, bancario in pensione, ma con l’esperienza della gestione di alcune stagioni di lirica e operetta al Teatro Comunale.
Ristrutturato e ri ammodernato dalla Continental cine il locale fu riaperto al pubblico col nome di CINEMA AMBRA di circa 500 posti che nel tempo si trasformò da locale destinato alle famiglie in cinema a luce rossa fino alla chiusura definitiva e alla trasformazione in discoteca.
In Borgata, nei pressi di Piazza Santa Lucia esisteva invece un CINEMA DEL DOPOLAVORO FERROVIARIO gestito dal Rag. Salonia, e in Via Caltanisetta lo storico CINEMA ITALIA (due film e tanto fumo) divenuto poi CINEMA RITZ e poi definitivamente chiuso alla fine degli anni ’70.
Con l’avvento del sonoro, nel 1926 fu costruito, sempre in borgata ad opera dell’imprenditore edile Alfonso Scimò e del commerciante Sebastiano Di Natale il CINEMA LITTORIO, con ingresso in Via Pasubio, poi divenuto MARCONI e poi EXCELSIOR e infine con ingresso in Viale Cadorna divenne MIGNON chiuso definitivamente nel 2008.
Ma il più piccolo dei cinema della borgata era un salone del Collegio Santa Maria di Viale Teocrito, il CINEMA AURORA che con alterne vicende e con una programmazione limitata fu aperto al pubblico e poi chiuso definitivamente negli anni ’60 con la ristrutturazione del collegio stesso.
Nel 1882, i fratelli Norcia, netini, affidarono, all’Ing. Borgia la progettazione e la direzione dei lavori di un teatro politeama i cui lavori vennero ultimati in tempi brevissimi.
Esattamente dopo un anno, venne aperto al pubblico il Teatro Politeama Epicarmo, intitolato al grande commediografo greco, ubicato in Via San Pietro, attaccato all’allora Biblioteca Comunale, vicino alla Chiesa del Carmine.
Il teatro ebbe notevole successo con grandi artisti di fama nazionale,ma dopo qualche decennio di vera gloria per vari motivi non ultimo il tempo di guerra del 15/18 e il seguente dopoguerra il teatro rimase chiuso al pubblico per alcuni anni.
Alla fine degli anni venti l’ing. Cuturi, messinese, con esperienze di esercizio cinematografico nella città dello stretto, stipulato un accordo coi proprietari dell’Epicarmo ne rilevò la gestione e dopo la eliminazione del palcoscenico, fatte alcune trasformazioni, pochi adattamenti come la creazione della cabina cinematografica al posto del palco centrale, riaprì il locale solo come cinema. Lo chiamò CINEMA ROSA subito dopo ribattezzato CINEMA DIANA.
Nel dopoguerra la gestione di questo storico locale di Ortigia venne assunta dalla Continentalcine che attuò una nuova trasformazione. I palchi diventarono galleria e fu data una nuovo assesto alla platea. Direttore ne fu il milanese Cav. Ventura collaborato dal Rag. Dejean. Il cinema, dichiarato inagibile alla fine degli anni ’60 non ha più riaperto.
Ma il cinema che più di ogni altro era specchio dei tempi era l’indimenticato CINEMA LUX.
“ U cinima re parrini” in quanto, sorto in Via Torres, alle spalle del palazzo arcivescovile per volontà dell’allora arcivescovo Mons. Giacomo Carabelli (1930) come sala destinata alle attività culturali e religiose dell’Azione Cattolica, del Seminario e delle comunità parrocchiali divenne cinema con la gestione di Alfredo Tamburini e Matteo Sorrenti, magistrato, poi presidente del Tribunale di Siracusa.
Il LUX aveva un fascino particolare, e per le censure apportate da Mons. Rosso alle già vetuste pellicole di terza, quarta visione, e per il clima che si creava in sala fra fischi e la vendita dei posti a sedere, al tutto esaurito, da parte dei ragazzi.
Il rumore e l’ odore di calacausi, calia e simenza , cioè noccioline, sementi e ceci abbrustoliti, un continuo ruzzolare di bottiglie di gazzose vuote sul pavimento, un’abbondante cortina fumogena per le sigarette faceva da cornice alla visione del film interrotto di tanto in tanto dall’intervento del factotum del Cinema Lux don Januzzu Vaccaro che cercava, per quanto possibile, di mettere un po’ di ordine.
Nel 1942, ad opera dell’Ing. Musso, sorse in Via Savoia un altro storico cinema di Ortigia : il CINEMA ODEON, inaugurato con notevole ritardo rispetto al previsto in quanto i macchinari e le attrezzature rimasero bloccate, per la guerra, per parecchio tempo, in nord Italia.
Ma il cinema, una volta aperto, ebbe nel tempo, anche per la posizione strategica in cui era ubicato, un successo enorme, e per un “cavillo” venne ingloriosamente chiuso negli anni ’70 e i locali ospitarono poi la Banca Commerciale Italiana.
La fine degli anni 50 vide nascere due “colossi” della storia dei cinema di Siracusa, due locali di oltre 1500 posti dove si faceva anche teatro.
Nel pieno cuore di Ortigia, in Via dei Santi Coronati, sulle ceneri di un’arena il Comm. Vito Verga costruì e gestì il grandioso CINE TEATRO VERGA che, sia per l’ubicazione (Ortigia era ancora popolatissima) sia per la capienza ebbe da subito un successo enorme.
Lì trovarono spazio i film più commerciali creando nella zona, specie nei giorni festivi, un impressionante movimento di pubblico che veniva copioso anche dalla provincia.
Alla morte del Comm. Verga il locale venne acquistato dal Dott. Mimmo Costa di Trapani, magnate dell’esercizio cinematografico siciliano e poi rivenduto all’Amministrazione Provinciale di Siracusa che in breve tempo avrebbe dovuto trasformarlo in un contenitore di attività culturali e ricreative. Realtà è che il locale è ancora chiuso.
Con ben altro spirito venne progettato e costruito in una zona, allora semideserta, quello che per decenni ha scandito il ritmo dello spettacolo a Siracusa : il CINE TEATRO VASQUEZ.
I fratelli Vasquez, originari di Canicattini Bagni, commercianti in ferro, cemento, legname ed altro materiale edile in Siracusa, , avvertendo con lungimiranza il bisogno di posti-cinema e l’esigenza per la città di un adeguato spazio teatrale , dopo non pochi problemi, diedero il via alla costruzione, affidando all’ Ing. Vitale la direzione dei lavori, di un vero e proprio centro polivalente che al tempo sembrò una follia perché ubicato in aperta campagna.
Il tempo, gran galantuomo, diede ragione ai fratelli Vasquez che profusero in quest’opera energie economiche non indifferenti dando alla città quanto di più moderno, efficiente, all’avanguardia, uno
spazio destinato allo spettacolo potesse richiedere.
Il locale fu, con una grandiosa inaugurazione, aperto nel 1957. Indubbiamente l’attività cinematografica era l’asse portante ma grande spazio ebbe anche il teatro e altre attività collaterali quali ricevimenti nuziali.
Ci risulta che generazioni di sposi conservano ancora le foto del ricevimento del loro matrimonio al Vasquez con, in particolare, la classica foto sulla scalinata.
Il Vasquez fu gestito per anni dagli stessi proprietari, poi subentrò nella gestione la Continentalcine che in pratica riuscì ad avere il monopolio dei cinema di Siracusa.
Negli anni la gestione a distanza della Continentalcine cominciò a dare segni di stanchezza fino al 1980 quando venne rilevato dal Dr. Italo Cucchiara, già gestore di altri cinema a Siracusa.
Il locale nel tempo non era stato adeguato alle esigenze dei tempi. La nuova gestione lo ristrutturò e lo dotò delle più moderne tecnologie (fu il secondo locale della Sicilia ad installare il Dolby Stereo), sostituì gli arredi e le poltrone in legno fecero spazio a quelle imbottite.
Il tempo diede ragione agli investimenti fatti e in effetti in pochi anni furono toccati altissimi traguardi sia in campo cinematografico che teatrale.
Da un’indagine fatta dall’ AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) tramite l’Università la Sapienza di Roma nel 1986 il Vasquez risultò il 58° teatro d’Italia dei circa 800 teatri esistenti in Italia-
Detta gestione si esaurì nel 2007 quando il grandioso locale, storica pagina della città di Siracusa, venne rilevato per essere trasformato in multisala.
Blog di Antonio Randazzo
Nella pagina una storica foto di esercenti cinema di Siracusa e Provincia in una riunione dell’AGIS sulla scalinata del Cine Teatro Vasquez di Siracusa. Era il 1966.